© EPARIO DE JANEIRO - «Comportamento scioccante del pubblico, che ha fischiato Renaud Lavillenie sul podio. È una cosa inaccettabile ai Giochi Olimpici». Con questo tweet il presidente del Cio Thomas Bach si schiera dalla parte di quanti criticano gli eccessi dei tifosi brasiliani. Tutto nasce dalla premiazione del salto con l'asta, ieri notte. Il francese Lavillenie, già fischiato dal pubblico di casa che sosteneva il campione di casa Thiago Braz da Silva (poi oro) durante la gara, ha 'salutato' con sonore bordate di fischi l'annuncio del nome dell'astista transalpino, che dopo aver ricevuto la medaglia d'argento non è riuscito a trattenere le lacrime. Braz nel frattempo cercava di calmare la 'torcida'. «Non ce l'ho fatta più, tutto questo è insopportabile», ha poi detto Lavillenie, consolato dal grande Seregi Bubka, ora membro Cio.
FOTO, LE LACRIME DI LAVILLENIE
Sul tema, dopo la consegna delle medaglie dell'asta, ha preso posizione anche il neo-campione olimpico, il brasiliano Thiago Braz da Silva. «Dopo la premiazione ho parlato per un po' con Lavillenie - ha raccontato Braz -. E ho chiesto, e chiedo ancora, alla gente di non fischiarlo più perché, anche se a qualcuno non starà bene, lui è un modello per me: se non avesse saltato 5.89, io non sarei mai riuscito a fare 6.03». Nelle interviste del dopo-gara Lavillenie aveva duramente criticato il comportamento del pubblico di casa sugli spalti, dicendo che «alle Olimpiadi una cosa del genere era successa solo a Jessie Owens a Berlino nel 1936. Questo non è il calcio, certi eccessi non fanno parte dei Giochi e dello spirito olimpico». La cosa aveva avuto grande risalto sui 'media' brasiliani, da qui anche le nuove, sonore, bordate di fischi di ieri notte durante la premiazione, che hanno fatto piangere sul podio l'asso francese.
LAVILLENIE ATTACCA I TIFOSI BRASILIANI