ROMA - Sui social l'hashtag è #RidiamoIlGiroAPantani. E proprio in contemporanea con l'uscita nelle sale di "Il Caso Pantani - L'omicidio di un campione" (da ieri e solo fino a domani, 14 ottobre al cinema), questa sera su Italia 1 a "Le Iene" si tornerà a parlare di Marco Pantani e dell'iniziativa di restituirgli virtualmente il Giro d'Italia 1999 incidendo il suo nome sul trofeo di un'edizione che il Pirata stava dominando fino al drammatico epilogo di Madonna di Campiglio. I tifosi di Pantani, scomparso il 14 febbraio 2004 a Rimini, non hanno mai accettato lo stop imposto a Marco dopo che l'esame dell'ematocrito aveva restituito valori più alti della soglia consentita. Sospetti condivisi anche da alcuni avversari che con Pantani si erano confrontati. «Purtroppo non ha potuto terminare quel giro, il motivo lo sappiamo tutti», dice Evgenij Berzin. «La cosa più vera è che quel Giro d’Italia era stato stravinto da Marco», continua Mario Cipollini. «Pantani aveva dimostrato di essere nettamente il più forte», dice ancora Paolo Savoldelli. Da qui l'appello a Urbano Cairo, presidente di Rcs e organizzatore del Giro d'Italia, di incidere il nome di Marco Pantani sul trofeo del '99: «Dobbiamo farlo, sono d'accordissimo».