(ANSA) - ROMA, 29 DIC - Una targa firmata 'i camerati' per
ricordare Stefano Recchioni, uno dei tre militanti di destra
uccisi nella strage di Acca Larentia a Roma nel 1978. A pochi
giorni dall'annuale commemorazione del 7 gennaio il clima
comincia ad essere teso e ci sono appelli al Viminale per
vietare la manifestazione. Lo scorso anno per il ricordo delle
tre vittime furono fatti saluti romani, episodio per il quale 31
militanti di Casapound ora rischiano il processo.
Il Pd romano, per voce del segretario Enzo Foschi, ha subito
chiesto al Campidoglio di rimuovere la targa definendola
"ennesima provocazione fascista". La targa è spuntata la scorsa
notte in una via vicina a via Acca Larentia, che nel '78
ospitava una sede dell'Msi davanti alla quale in un agguato
morirono Franco Bigonzetti e Francesco Ciavatta, uccisi a colpi
di pistola. Recchioni invece morì nel corso di scontri seguiti
al duplice omicidio. Foschi chiede anche al Viminale
"di vietare lo scempio dei saluti romani ad Acca Larentia",
riferendosi proprio al 'presente' dello scorso anno.
Un appello reiterato anche dall'Anpi che ha chiesto a Piantedosi
"di vietare il raduno fascista di Acca Larentia e mettere fuori
legge le organizzazioni fasciste".
Intanto sui social già da giorni l'associazione Acca Larentia
rinnova l'invito alla commemorazione del 7 gennaio
pubblicando una locandina con scritto 'Presente' e aggiungendo:
"Per tutti i camerati caduti. Esserci è un dovere".
Lo scorso anno il ricordo dei tre militanti di destra morti
nel 1978 fu seguito da polemiche dopo il saluto del 'presente'
con corredo di saluti romani. (ANSA).
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