Taekwondo: Fita premiata da Ue per progetto Intergenerazionale

Cito, "unire generazioni per promuovere inclusione e rispetto"

            
            Taekwondo: Fita premiata da Ue per progetto Intergenerazionale
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(ANSA) - ROMA, 27 NOV - La Federazione Italiana Taekwondo conquista un prestigioso riconoscimento internazionale ai Be Active Awards della Commissione Europea, uno dei premi più significativi nel panorama sportivo europeo, che celebra le migliori progettualità e iniziative europee dedicate alla promozione dello sport. Il progetto federale "Taekwondo Intergenerazionale - Lo Sport di Nonni e Nipoti" si è classificato al secondo posto nella categoria "Across Generations", selezionato tra oltre 1.000 progetti legati allo sport provenienti da tutta Europa. La cerimonia di premiazione si è svolta martedì a Bruxelles. Questo risultato premia l'impegno della Federazione nel valorizzare lo sport come strumento per unire le generazioni e costruire una società più coesa. L'iniziativa, sostenuta dal Dipartimento dello Sport e da Sport e Salute, ha avvicinato nonni e nipoti al Taekwondo, dimostrando come lo sport possa diventare un linguaggio comune capace di rafforzare i legami familiari e sociali. Il progetto ha coinvolto migliaia di partecipanti in tutta Italia, con un coinvolgimento crescente di persone over 60. Il programma ha coinvolto le associazioni sportive persino tre Residenze sanitarie assistenziali (RSA). "Questo progetto incarna perfettamente ciò che lo sport di base deve rappresentare: un'opportunità per tutti, senza limiti di età," ha dichiarato il Presidente Angelo Cito. "Unire le generazioni attraverso il Taekwondo significa promuovere valori di inclusione, rispetto e crescita collettiva. Siamo tutti orgogliosi di questo risultato, che rappresenta solo un punto di partenza. Il mio ringraziamento va, in primis, al ministro Andrea Abodi per il sostegno tramite questi finanziamenti, così come a tutti coloro che hanno reso possibile il progetto. Mi auguro che questa iniziativa possa continuare anche in futuro. Il merito di questo riconoscimento da parte della Commissione Europea non è mio, ma di tutte le associazioni e dei partecipanti al progetto. Pensate, alcuni di loro hanno oltre 90 anni! Incontrarli e vedere la loro felicità grazie alla pratica del Taekwondo è per me un'emozione unica". (ANSA).

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