Ferrari California Handling Speciale, tigre ammaestrata

La prova della nuova California T in allestimento Handling Speciale, pacchetto sportivo che rende il sound più graffiante e l'assetto pronto divertirsi in pista.
Nuova Ferrari California T Handling Speciale: foto
dal nostro inviato Francesco Colla
5 min

CAMOGLI - Guidare la nuova California T Handling Speciale sull'asfalto bagnato e salmastro della Liguria è come portare una tigre ammaestrata al guinzaglio: docile e mansueta quanto vi pare, ma occhio a non pestarle la coda. Il nuovo allestimento dedicato alla otto cilindri biturbo di Maranello è stato presentato al Salone di Ginevra contestualmente alla premiere della “quattro per quattro” GTCLusso: si tratta di un pacchetto performance dedicato a chi vuole spremere fino in fondo le (enormi) potenzialità garantite dai 560 cv della “entry level” Ferrari.

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LA TUA PRIMA FERRARI - Parlare di entry level riferendosi a un'auto da 190 mila euro (197 mila in versione Handling Speciale) è un'eresia, d'accordo, ma la cabrio-coupé con tetto rigido ripiegabile per molti è la soglia d'accesso a casa Ferrari. Al momento oltre il 50% di coloro che la scelgono sono nuovi clienti non ancora pronti, o non interessati, a soluzioni più estreme come la 458 o la nuova 488: la caratteristiche più apprezzate dai “California dreamers” sono infatti, oltre alle prestazioni, il comfort, lo spazio nell'abitacolo e le sospensioni. Una vera supercar per la vita di tutti i giorni, dunque. 

ANCHE PER LA PISTA - Perché, hanno pensato nella Motor Valley, non aggiungere un po' di pepe per soddisfare le esigenze di chi vuole assetto e sound racing solo quando serve? Ed ecco il pacchetto Handling Speciale: invariate le prestazioni, con scatto 0-100 km/h in 3,6 secondi e 316 orari di velocità massima, ma supportate da molle più rigide (+16% all'anteriore e 19% al posteriore) per ridurre rollio e movimenti di cassa, cambiate più rapide in modalità Sport e un rombo ancora più coinvolgente grazie a una “cassa di risonanza” installata in prossimità degli scarichi. In soldoni si tratta di un upgrade prestazionale che porta all'apice le dinamiche di guida sacrificando un minimo il comfort.

TAKE OFF - Ma è un prezzo risibile da pagare e quando si preme lo start sul volante dagli scarichi esce pura ferocia. Il meteo eccezionale, con nevischio a bassa quota nonostante sia marzo, da un lato non consente di sfruttare le ulteriori potenzialità dal pacchetto, ma d'altra parte permette di scoprire le qualità della California T in condizioni quasi estreme. Alle basse velocità stupisce per maneggevolezza e semplicità, lasciandosi portare a spasso quasi fosse una citycar. Ma non appena la strada lo consente la risposta è fulminea e in pochi secondi (11,2 secondo i dati ufficiali) si può decollare da 0 verso quota 200 accompagnati da un rombo crescente ma mai troppo invasivo grazie alla ottima insonorizzazione dell'abitacolo. Inoltre, con il manettino impostato su Comfort, vengono perdonate molte leggerezze, grazie all'elettronica pronta a tagliare potenza evitando al posteriore di andare per conto suo. Per assaporare fino in fondo il gusto della California T Handling Speciale è comunque necessario scendere in pista; la strada, con i suoi severi limiti, consente comunque di godere delle curve, grazie agli inserimenti chirurgici e di esaltarsi nelle progressioni fino a 7.500 giri e oltre. 

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NON STANCA MAI - Infine due parole riguardo alla vita di bordo: la V8 Ferrari vanta doti da “turista” che lasciano stupiti, a partire da un bagagliaio vero (sufficiente per un paio di trolley medi), proseguendo nell'abitacolo capace di alternare lusso a dettagli racing come l'indicatore del turbo a centro plancia dove trova spazio anche il sistema di infotainment con Apple CarPlay per farsi leggere la messaggistica e portare in viaggio la propria musica. Anche se la sinfonia wagneriana che esce dai quattro scarichi non stanca davvero mai.


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