Siamo a metà novembre e la Commissione Europea politicamente rimane in una via di mezzo. Ursula von der Leyen è stata confermata Presidente ma politicamente la sua maggioranza non decolla, anzi si divide nella nomina di due Vicepresidenti esecutivi. Le ultime elezioni hanno visto l’elettorato andare verso i conservatori con una diminuzione dei Verdi mentre la Commissione è sostenuta da una maggioranza di centrosinistra. Popolari, socialisti e liberali. L’industria dell’auto ha bisogno di sapere al più presto se la transizione energetica, così come voluta dalla precedente Commissione a trazione Verdi e decisamente bocciata dal mercato, stia ancora in piedi o verrà riformulata. Sono in ballo decine di miliardi di penalità da pagare nel 2025, per chi non rispetta il limite di emissioni medie di 93,6 grammi di CO2 a chilometro per le nuove immatricolazioni. In attesa i Costruttori si stanno organizzando e pensano di vendere più elettrico e più ibrido (plug-in) con la spina che ridurrebbe di molto il livello medio di CO2. Operazione tutt’altro che agevole. L’ostacolo principale sono i prezzi. Il consumatore si è indirizzato ormai verso l’ibrido senza spina, che rappresenta quasi la metà degli acquisti.
Molti sono gli ibridi (mild) leggeri che riducono di poco le emissioni e un buon numero sono gli ibridi (full) pesanti che diventano sempre più e?cienti e consentono di guidare in modalità elettrica per lunghi tratti. Il prezzo dell’ibrido è più elevato delle vetture tradizionali a combustione interna, ma più accessibile dell’elettrico e dell’ibrido plug-in. Questi ultimi due modelli non decollano nelle vendite perché cari e nel caso dell’elettrico puro per tutti i motivi noti. L’ibrido plug-in potrebbe avere una possibilità di crescita nelle vendite, ma due punti fondamentali vanno a?rontati e risolti. Primo il prezzo. Le Case dovrebbero equiparare il prezzo dell’ibrido “plug-in” a quello del “full hybrid”. Il costo di produzione del plug-in è ovviamente maggiore del full hybrid, ma per vendere in volume bisogna abbassare il prezzo. Secondo punto è la conoscenza operativa del plug-in. Il mercato ne sente parlare ma in e?etti non l’ha mai guidato e generalmente non è interessato a farlo. Facendolo guidare e conoscere nelle sue qualità tecniche e operative e rendendo il prezzo più attraente se ne possono vendere di più.