La Cina fa la voce grossa

La Cina nei primi 9 mesi di quest’anno ha prodotto più di 21 milioni di veicoli: più di Europa e USA messi insieme
La Cina fa la voce grossa
2 min

In Cina nei primi 9 mesi di quest’anno si sono prodotti più di 21 milioni di veicoli, un po’ di più di Europa e USA messi insieme. Di questi 21 milioni circa un terzo sono i NEV. BYD in questo settore ha fatto la parte del leone e ha venduto oltre due milioni e settecentomila veicoli, risultando di gran lunga il numero uno in Cina. L’obiettivo di crescita dei produttori cinesi è sul mercato interno ma ancora di più sono focalizzati ad aumentare in maniera sostanziale le esportazioni. Difficile se non impossibile esportare negli USA dove si sono fissate severe barriere doganali all’ingesso, molto più facile entrare in Europa, per il momento con le vetture endotermiche e ibride e poi con le elettriche magari prodotte direttamente in Europa per bypassare i dazi. Negli Stati Uniti l’amministrazione Biden ha introdotto dazi all’ingresso pari al 100% per l’elettriche cinesi, per proteggere i produttori interni. In Europa è sempre tutto molto più complesso. I dazi doganali sono stati introdotti ma non con l’accordo di tutti i produttori. BMW , Mercedes e VW si sono opposti alla decisione perché temono che una ritorsione del Governo cinese avrebbe effetti negativi sulla esportazione in Cina.

I tedeschi hanno investito molto nel mercato cinese, ma come si poteva prevedere la loro quota di mercato in Cina è scesa dal 25% al 15% negli ultimi 5 anni. Pensare di penetrare il mercato cinese e occupare posizioni dominanti si è rivelato errato. I cinesi sono nel WTO, l’organizzazione che regola i commerci mondiali, dal 2001, questo ha portato a un aumento degli scambi commerciali mondiali, ma spesso le pratiche cinesi risultano non conformi alle regole. Pensare di competere con i produttori cinesi che hanno una gestione economica dove gli interventi del Governo sono consentiti, pone i produttori europei in una posizione debole. Una economia liberista ha le armi spuntate contro una economia dirigista controllata dal Governo. La Commissione UE a spinta tedesca ha ignorato questo assunto pensando di conquistare la Cina con la superiorità tecnologica.


© RIPRODUZIONE RISERVATA