Il mese di agosto per il mercato dell’auto in Europa è stato negativo. Si sono vendute circa 150.000 vetture in meno dello scorso anno, ovvero -16,5%. Più della metà sono dovute al crollo delle vendite in Germania dove l’elettrico ha venduto circa 60.000 vetture in meno. I consumatori tedeschi hanno voltato le spalle all’elettrico senza gli incentivi statali. Programmare il mercato dell’auto senza comprendere il comportamento dei consumatori è un errore strategico imperdonabile. Il cumulato delle vendite degli otto mesi del 2024 rimane leggermente superiore allo scorso anno 1,7% ma si ha la netta sensazione che i Costruttori non sappiano cosa fare per ripristinare un rapporto con il mercato. Le vetture elettriche stanno al palo, invece di aumentare, diminuiscono e negli otto mesi del 2024 riducono di circa 70.000 unità le vendite. Il consumatore sceglie l’ibrido e il benzina mentre le Case investono cifre illogiche sull’elettrico. Il mercato va da una parte e la Case auto vanno dalla parte opposta mentre i cinesi affilano le armi per entrare in Europa e sostituire l’offerta mancante dei costruttori europei. Il gruppo VW in Europa è il primo con 26% del mercato, ma è in difficoltà strutturale e sostiene che deve ridurre i costi. In effetti dovrebbe rivedere la strategia e affrontare la transizione energetica con un approccio più realistico e chiedere in maniera decisa a Bruxelles di togliere il divieto di vendere le vetture tradizionali dal 2035. Ha un parco endotermico statico e non rinnovato da anni. Hanno investito cifre enormi sull’elettrico ma non funziona e non c’è il ritorno programmato.
VW deve rimodulare gli investimenti e tornare a mettere soldi anche sul rinnovo delle vetture tradizionali. Dopo VW viene Stellantis con il 16,2% del mercato, ma in diminuzione rispetto al 17% dello scorso anno. Per Stellantis il problema richiede un cambio di rotta immediato. Vende meno, ha ridotto di molto i margini operativi e la capitalizzazione di borsa è diminuita notevolmente. Se questa non è ancora crisi ci siamo vicini e anche in questo caso una revisione delle strategie non è più rimandabile. Si ritorni ai fondamentali e si ritrovi il rapporto con il mercato. Senza sarà molto difficile se non impossibile essere protagonisti in futuro