Ma i prezzi sono il vero problema

Il 58% degli italiani ha dichiarato che acquisterebbe una nuova vettura se i prezzi fossero più accessibili e gli incentivi più generosi
Ma i prezzi sono il vero problema© LAPRESSE
di Massimo Ghenzer
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In giugno Aretè ha condotto una instant survey sul mercato italiano e la propensione all’acquisto di un’automobile. Simile ricerca era stata condotta da Aretè nel 2021 e le comparazioni sono risultate molto interessanti. La propensione all’acquisto di una vettura nel breve termine, tre mesi, è risultata nettamente inferiore al 2021. Dal 12% del 2021 si è scesi al 7% nel giugno 2024. Gli incentivi recentemente introdotti risultano insufficienti per il 61% degli intervistati a stimolare un acquisto.

Oltre agli incentivi non sufficienti, gli italiani considerano i prezzi attuali delle automobili troppo elevati. Il 58% degli intervistati ha dichiarato che acquisterebbe una nuova vettura se i prezzi fossero più accessibili e gli incentivi più generosi. Il problema del prezzo e degli incentivi c’era anche nel 2021 ma in misura minore, anche se sempre rilevante, il 54%. Il problema del costo di una vettura si acuisce con l’aumento dei tassi di interesse, infatti tra gli acquirenti aumenta il numero di quelli che comprano contanti: il 33% nel 2024 contro il 27% nel 2021. Chi ricorre a un finanziamento diminuisce dal 54% del 2021 al 49% del 2024. Gli intervistati preferiscono acquistare l’ibrido, compreso quello con la spina, al 50%, l’endotermico al 30% e l’elettrico al 20%. La scelta per l’ibrido e per l’endotermico è molto influenzata dalla facilità di rifornimento. Mentre l’infrastruttura di i ricarica e il prezzo elevato sono i problemi principali citati dagli intervistati, che limitano l’elettrico. Dai dati del 2024 ma anche da quelli del 2021, anche se in misura inferiore, si deduce un problema grave di prezzi troppo elevati che stanno frenando il mercato e ridotto le vendite di mezzo milione all’anno rispetto al periodo pre-Covid. La soluzione non è facile e non sembra a portata di mano. Le Case cercano di stabilire una nuova “affinità” con il mercato con annunci di riduzioni di prezzo rispetto al listino. Ma anche queste forme di vendita non hanno il successo sperato e i consumatori rimangono fermi non avendo certezza su quale tipo di alimentazione puntare. Il tema è sul tavolo e per il momento continuano a crescere quei brand che hanno stabilito dei prezzi accessibili per il consumatore.


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