Un'ambizione lunga 474 cm. Quelli di nuova Mazda CX-60, vettura dall'intento dichiarato: entrare nel club delle SUV premium che comandano il mercato. Un'auto che dietro alle linee sinuose del sofiticato design Kodo che l'avvolge (la firma stilistica della più recente produzione del marchio) nasconde ben altro: questa SUV, infatti, non solo è la stradale più potente mai prodotta da Mazda, ma anche la sua prima plug-in hybrid; cioè, un modello con una componente motrice ad elettroni le cui batterie possono essere ricaricate collegandole ad una presa elettrica.
Prima ibrida plug-in della Casa di Hiroshima
Oggetto della prova è stata la versione Phev spinta da un’unità propulsiva ibrida - con motore termico 2.5 a benzina e power unit da 129 kW - capace di una potenza totale di 327 CV e di 500 Nm di coppia massima. A completamento del sistema è presente una batteria agli ioni di litio da 355 V e 17,8 kWh di capacità, che in modalità full-electric (con velocità autolimitata a 100 Km/h) garantisce 63 km di autonomia dichiarata.
Interessanti sono anche i numeri relativi al consumo di carburante e alle emissioni di CO2 , che nel ciclo combinato WLTP si assestano su 1,5 l/100 km (partendo con batteria carica e guidando in elettrico fino al suo consumo, quindi per i primi 60 km) e 33 g/km.
Ad affiancare l’attuale versione Phev, nell’immediato futuro, arriveranno un motore diesel 3.3 (entro il 2022) e un e-Skyactiv X 3.0 a benzina (nel 2023), entrambi 6 cilindri e mild hybrid (48 V)
Ergonomia di guida: il focus
Una volta a bordo, si viene accolti da interni ben rifiniti e spaziosi, con un'abitabilità più che buona per 5 adulti. Il bagagliaio da 570 litri, con volumi sfruttabili e omogenei, non risente negativamente della presenza del pacco batterie, ben posizionato sotto ai sedili tra assale anteriore e posteriore.
Ma quando si parla di Mazda, protagonista dell’abitacolo è prima di tutto l’attenzione maniacale all’ergonomia di guida. Il Jinba Ittai, la filosofia della Casa giapponese alla ricerca della perfetta integrazione tra uomo e macchina, si esalta ulteriormente attraverso il nuovo Driver Personalization System: sfruttando una telecamera che rileva la posizione degli occhi del guidatore, il sistema ne stima altezza e fisico per regolare automaticamente e in maniera ottimale sedile, volante, head-up display e specchietti retrovisori; una volta memorizzate (per un massimo di 6 guidatori), le impostazioni, sempre customizzabili, vengono richiamate attraverso un sistema di riconoscimento facciale.
L’infotainment della CX-60 sposa un approccio decisamente analogico, con l’apposita rotella di selezione sulla consolle centrale attraverso cui regolare i diversi settaggi di bordo; fanno eccezione i sistemi Android Auto e Apple Carplay, con comandi “touch” direttamente sullo schermo da 12,3’’. Quest’ultimo, grazie al sistema di telecamere con vista a 360°, il See-Through View, diventa un ausilio fondamentale per valutare gli ingombri nei parcheggi più stretti e difficoltosi.
Nuova Mazda CX-60: come va su strada
Alla guida dell’auto, colpiscono subito lo sterzo, molto preciso, e il nuovissimo cambio automatico a otto rapporti, che segna uno spartiacque rispetto al precedente 6 marce: molto ben spaziato, esalta le doti di elasticità del motore, con progressioni sempre fluide e convincenti.
Cinque sono i driving mode a disposizione: Normal, Sport, Off-Road (la trazione integrale AWD è di serie), Towing (per la guida con rimorchio) ed EV (full-electric). Nella prova sul campo, “Normal” - la modalità che ricerca il miglior equilibrio possibile tra prestazioni ed efficienza nei consumi - ha mostrato un leggero “delay” nella risposta al comando del gas, e una certa sensazione di scarsa reattività. Fenomeno meno evidente passando a “Sport”, dove la strumentazione si tinge di rosso e si va alla ricerca della massima performance: qui il dato dichiarato in accelerazione - da 0 a 100 km/h in 5,8 secondi - è apparso decisamente più realistico. Va detto, in ogni caso, che l'esemplare testato era una preserie, quindi ancora suscettibile di piccoli aggiustamenti a livello software e di elettronica.
Rocciose, sono apparse infine tenuta di strada e dinamica di guida anche forzando il ritmo; con beccheggio e rollio contenuti, grazie a sospensioni evolute e a sistemi efficaci come il Kinetic Posture Control (KPC), che in curva agisce sul freno della ruota posteriore interna provocando uno smorzamento delle sospensioni, così da rendere l’auto stabile e precisa in ogni circostanza.
Nuova Mazda CX-60: quanto costa
Rispetto alla migliore concorrenza, la nuova CX-60 gode di un rapporto qualità/prezzo piuttosto favorevole grazie a un listino che parte da 49.950 euro. L’auto è già in vendita da Marzo 2022 e sarà disponibile nelle concessionarie Mazda dal prossimo settembre.
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