Dal sonno al telefono: ecco gli errori più comuni degli automobilisti

Un’indagine condotta su 12.413 persone in 11 paesi europei svela l'evoluzione dei fenomeni a rischio e delle buone abitudini
Dal sonno al telefono: ecco gli errori più comuni degli automobilisti

Guidare è un atto di responsabilità e dovrebbe essere la prima cosa da dire a qualsiasi corso di educazione stradale o di guida. Aderendo a questo concetto, la Fondazione VINCI Autoroutes ha pubblicato i risultati del 14° Barometro della guida responsabile. Un’indagine condotta da Ipsos su 12.413 persone in 11 paesi europei e un sondaggio annuale ad ampio raggio per offrire una panoramica sui comportamenti e il ritratto degli europei al volante. Nello specifico, il Barometro, permette di monitorare l'evoluzione dei comportamenti a rischio e delle buone abitudini per contribuire, in particolare, a orientare meglio i messaggi di prevenzione.

L’indagine riporta numerosi comportamenti che vanno dalle infrazioni delle norme della strada alla distrazione e alla guida pericolosa, ma si parla anche del problema della sonnolenza (sempre troppo sottovalutato) e dell’assunzione di alcol e droghe. Focus anche su tensione, ansia e aggressività quando si è al volante.


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Tensione e ansia al volante

Il 14° Barometro della guida responsabile mostra l'incapacità degli automobilisti di analizzare con occhio critico i propri comportamenti sulla strada. Alle domande poste, l'83% degli automobilisti europei dichiara di temere il comportamento aggressivo degli altri conducenti (88% degli automobilisti italiani); il 52% ammette di insultare gli altri conducenti (60% gli italiani); il 50% suona il clacson a sproposito ai conducenti che lo irritano (55%); il 31% sta deliberatamente attaccato al veicolo di un conducente che lo irrita (29%); il 21% scende dal veicolo per discutere con un altro conducente (28%).


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Infrazione delle norme del codice della strada

Sebbene le norme del codice della strada siano redatte per tutelare gli automobilisti e tutti gli utenti della strada, la maggioranza degli automobilisti le ignora, non pensando ai pericoli per la sicurezza, propria e altrui. Lo dicono i dati: l'85% degli automobilisti europei dichiara di superare di alcuni chilometri orari il limite di velocità indicato (il 82% degli automobilisti italiani); il 58% dichiara di non rispettare le distanze di sicurezza (56%); in autostrada, il 53% circola sulla corsia centrale anche se la corsia di destra è libera (50%); il 35% sorpassa a destra in autostrada (27%).


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La distrazione al volante

Il 51% degli europei ritiene che la disattenzione sia tra le principali cause di incidenti mortali sulle strade in generale, al primo posto, davanti alla guida sotto l'effetto di alcol o sostanze stupefacenti e, a seguire, all'eccessiva velocità. Nonostante questo, i comportamenti non seguono il pensiero e infatti il 77% degli automobilisti europei utilizza lo smartphone o imposta il GPS mentre guida (il 74% degli italiani); il 67% telefona mentre guida (68%) e il 44% lo fa addirittura regolarmente (50%). L'uso del Bluetooth è sempre più diffuso: Il 57% degli automobilisti lo utilizza per telefonare (56%); tra coloro che telefonano, il 14% ha già avuto o sfiorato un incidente a causa dell'uso del telefono mentre guida (17%); l'84% degli automobilisti dichiara di distogliere talvolta lo sguardo dalla strada per più di 2 secondi quando è al volante (82%).


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Il problema sottovalutato della sonnolenza

Tra le principali cause di incidenti mortali in autostrada, gli automobilisti europei collocano la sonnolenza al quarto posto, in realtà è uno dei principali fattori di mortalità in autostrada. A domande su questo argomento, il 38% degli automobilisti europei dichiara di mettersi al volante nonostante si senta molto stanco (il 30% degli automobilisti italiani). Di questi, il 38% (39%) ha già avuto l'impressione di essersi assopito al volante; il 18% (20%) ha già avuto un incidente o un quasi incidente dovuto a un colpo di sonno al volante; ben il 38% (22%) non si ferma mai per fare un pisolino.


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Alcol e droga

Quando si tocca l’argomento alcol e droga, gli automobilisti europei definiscono la guida “non lucidi” come una delle principali cause di incidenti mortali sulle strade in generale, a dirlo è il 50% degli europei (il 41% degli italiani), e sulle autostrade per il 29% (23%). Andando più nel dettaglio, il 7% degli automobilisti europei (7%) – e addirittura il 17% dei maschi di età compresa tra i 25 e i 34 anni (18%) – ammette di guidare talvolta in stato di ebbrezza. Di questi: il 40% (55%) ha già avuto o sfiorato un incidente a causa del consumo eccessivo di alcol; l’11% (10%) degli automobilisti e il 16% (18%) dei maschi di età compresa tra i 25 e i 34 anni guida dopo aver assunto farmaci che potrebbero compromettere la capacità di guida; il 4% (4%) degli automobilisti europei e il 9% (12%) dei maschi di età compresa tra i 25 e i 34 anni guida dopo aver fumato cannabis. Infine, tra gli europei che affermano di guidare qualche volta in stato di ebbrezza, il 26% dichiara di aver guidato anche dopo aver fumato cannabis (31%).


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Sfiorare un incidente ha conseguenze?

L'89% degli automobilisti europei che è rimasto personalmente coinvolto in un incidente o sfiorato incidente, o che ha avuto una persona cara rimasta uccisa o gravemente ferita in un incidente stradale, ha cambiato il proprio comportamento al volante (93%). Di questi, l’82% dichiara di essere più vigile sulla strada (77%); il 77% dichiara di rispettare più rigorosamente il codice della strada (75%); il 30% è più stressato quando prende l'auto (34%).

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Guidare è un atto di responsabilità e dovrebbe essere la prima cosa da dire a qualsiasi corso di educazione stradale o di guida. Aderendo a questo concetto, la Fondazione VINCI Autoroutes ha pubblicato i risultati del 14° Barometro della guida responsabile. Un’indagine condotta da Ipsos su 12.413 persone in 11 paesi europei e un sondaggio annuale ad ampio raggio per offrire una panoramica sui comportamenti e il ritratto degli europei al volante. Nello specifico, il Barometro, permette di monitorare l'evoluzione dei comportamenti a rischio e delle buone abitudini per contribuire, in particolare, a orientare meglio i messaggi di prevenzione.

L’indagine riporta numerosi comportamenti che vanno dalle infrazioni delle norme della strada alla distrazione e alla guida pericolosa, ma si parla anche del problema della sonnolenza (sempre troppo sottovalutato) e dell’assunzione di alcol e droghe. Focus anche su tensione, ansia e aggressività quando si è al volante.


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