Free to X, raggiunta la quota 50

In tutto sono 300 colonnine che rispettano i 50 km tra un’area e l’altra
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La transizione della mobilità verso l’auto elettrica parte dalle infrastrutture, che sono fondamentali per permettere la sua affermazione e diffusione. Ecco perché la rete delle nostre strade, e soprattutto quella autostradale deve essere coperta da numerosi punti di ricarica per assicurare la ricarica, ad alta potenza, a tutte le vetture a zero emissioni. Il progetto di Free to X presentato alcuni mesi fa si è completato: Autostrade per l’Italia ha infatti comunicato di aver raggiunto il traguardo di 50 stazioni ad alta potenza per la ricarica di veicoli elettrici lungo la rete gestita dalla società. 

Oltre 300 colonnine installate

In totale sono oltre 300 le colonnine installate che garantiscono così la distanza media tra un’area di ricarica e l’altra di 50 chilometri, come previsto dalle norme europee. «Siamo orgogliosi di essere tra i principali interpreti della transizione energetica e della mobilità sostenibile in Italia. - ha dichiarato Roberto Tomasi, amministratore delegato di Autostrade per l’Italia. - Attraverso il piano di elettrificazione della rete autostradale, vogliamo dare una risposta concreta alla sfida della rivoluzione della sostenibilità. L’autostrada diventa dunque sempre di più un’infrastruttura centrale per lo sviluppo del Paese nel segno della tecnologia e dell’innovazione, creando benefici in termini occupazionali ed economici». 

Oltre alle 50 stazioni già operative, Free to X ha completato i lavori di altre 20 lungo la rete autostradale, mentre altre 10 sono in corso di cantierizzazione. Altri punti di ricarica ad alta potenza nelle aree di servizio delle autostrade, non previste dal piano di Free to X, verranno date in concessione da Autostrade per l’Italia ad altri gestori. 


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