Continuano le indagini per risalire alla rete di fiancheggiatori che ha aiutato nella trentennale latitanza Matteo Messina Denaro, il boss della mafia arrestato il 16 gennaio alla clinica Maddalena di Palermo dove sosteneva una chemioterapia per un tumore.
Il ritrovamento
Nel garage di uno dei covi che Messina Denaro utilizzava abitualmente, intestato al figlio di Giovanni Luppino, l'agricoltore che fungeva da autista, e che è stato anch'egli arrestato, i carabinieri di Palermo hanno ritrovato l'auto del padrino di Castelvetrano, una Alfa Romeo Giulietta 1.6, che è stata perquistita ma che non sembra contenesse armi o documenti di interesse.
L'acquisto dell'auto e il prestanome
La Giulietta è stata acquistata da Messina Denaro in persona a gennaio 2022, in una concessionaria di Palermo, pagata con 10mila Euro in contanti e una permuta di un'altra vettura italiana, una Fiat 500. L'auto è stata intestata alla madre di Andrea Bonafede, l'uomo che a Messina Denaro ha "prestato" l'identità una donna di 87 anni disabile, la classica prestanome.
Sembra che la Giulietta avesse anche bisogno di una piccola riparazione, in un "pizzino" di Messina Denaro, ritrovato perquisendo Giovanni Lupino, c'era infatti di scritto di sostituire la "guarnizione di sportello lato guida di Giulietta 1.6 ultima serie".
Un altro tassello che ricostruisce il complicato mosaico di abitudini, conoscenze e relazioni di quello che fino al 16 gennaio era la persona più ricercata d'Italia