ROMA - "Vaccino? Sicuramente non ci saranno effetti collaterali, ma preferisco aspettare. Finché facciamo tutti i test PCR per poter accedere al paddock, non è obbligatorio per tutti. Questo è anche ciò che mi permette di essere paziente". Johann Zarco, intervenuto durante la presentazione del Gran Premio di Francia di MotoGp, ha spiegato i motivi che lo hanno portato a rifiutare, almeno per il momento, il vaccino anti Covid-19, oltre che di rimanere in Qatar tra i test e il primo Gran Premio della stagione.
Permanenza in Qatar
"Sono rimasto in Qatar, così non ho dovuto prendere degli aerei ed ho evitato di stare negli aeroporti - ha detto il francese -. Non volevo rifare tutti i controlli a causa del problema del COVID, ci sono troppe scartoffie. Ho scelto di rimanere qui, nell'hotel di Doha. Siamo nella bolla. Ci sono altri ospiti nell'hotel, non solo membri della MotoGP, ma siamo separati, non abbiamo nemmeno gli stessi ascensori. Abbiamo accesso alla piscina, ma non entriamo dalla stessa parte degli altri ospiti. Lo stesso vale per la palestra, ce ne sono due diverse. Possiamo allenarci bene, alcuni giorni sono andato in circuito a correre. Siamo tra i 38 ed i 40 grandi, è una piccola preparazione per il caldo che dovremo sopportare. Mi piace così".