Debora Pezzali, la moglie di Max, dice tutto: "L'Inter, la passione per la moda e quel retroscena su Gli Anni"

Da anni insieme al cantante, è tifosa nerrazzurra come il marito. E i suoi look in tema fanno tendenza
Debora Pezzali, la moglie di Max, dice tutto: "L'Inter, la passione per la moda e quel retroscena su Gli Anni"
Chiara Zucchelli
7 min

La festa per i 50 anni ancora non l'ha organizzata, ma d'altronde questo per Debora Pelamatti, moglie di Max Pezzali, è un periodo di fuoco. Il lavoro (è un legale aziendale), il tour negli stadi di Max da seguire alternandolo a momenti in famiglia, le feste per lo scudetto dell'Inter, la passione per la moda e - anche - un profilo Instagram da oltre 100mila follower che ormai vive di vita propria. Anche se, naturalmente, quando Max è in tour è ancora più attivo del solito.

Inizia la stagione dei concerti: che estate sarà la vostra?

"L'estate ci rappresenterà molto, lavoreremo divertendoci, io sotto al palco sono la fan numero uno e questo me lo riconoscono anche i fan di Max della prima ora. Quando si spengono le luci ritorneremo a casa dai nostri affetti con i nostri genitori, Hilo, i nostri nipoti. Sarà un'estate molto familiare".

Consigli per un outfit comodo ma carino per un live?

"Chiedere a me la comodità è un po' azzardato, per me sono comodi anche i tacchi 15. L'importante è che le scarpe siano comode e ci facciano sentire noi stesse o noi stessi. Ho riscoperto le sneakers, Jordan e Adidas in particolare, mi piace indossarle con le gonne di tulle o paillettes, mi sembrano molto divertenti e scanzonate per concerti Anni 90 come quelli di mio marito".

Quando ha capito che i suoi look diventavano di tendenza durante i concerti di Max?

"Sono sempre stata consapevole del mio stile perché mia mamma era stilista, modellista e sarta riceveva le chiamate delle sue amiche che le chiedevano dei miei outfit. Ho sempre respirato moda, la mia è una cosa innata, quando sono diventata "popolare" ho iniziato a ricevere complimenti ma soprattutto domande o consigli. Gente che mi incontrava per strada o sui social, da lì è iniziato lo stiletto di Debby, inteso come stile e tendenze, dove scrivo, mi diverto e sono me stessa. La moda è la mia più grande passione, divento logorroica quando ne parlo".

A proposito di look, durante la stagione l'abbiamo visto spesso a San Siro per l'Inter vestita di nerazzurro, stessa cosa negli eventi di gala: casualità?

"Al primo evento pubblico dell'Inter a cui ho partecipato, ormai anni fa, mi sono vestita in nerazzurro e allora il mio mito di sempre Zanetti mi ha detto: "Come stai bene". Da quel momento ho iniziato a vestirmi sempre di nerazzurro agli eventi e alle partite. Diciamo che è un po'una cosa scaramantica perché l'Inter si fa tutto. Noi siamo tifosi noi e lo sono anche i nostri genitori. Mio papà è un grandissimo interista di 84 anni e non perde una partita. Adesso vedo che mogli dei calciatori o dei dirigenti si vestono di nerazzurro, ma io (ride, ndr) ci tengo a dire che ho iniziato anni fa".

Come è stato l'anno della seconda stella?

"Eravamo andati a Istanbul un anno fa, respiriamo da sempre i colori nerazzurri ma quest'anno abbiamo vissuto tutto con un'intensità particolare. Abbiamo visto una squadra caparbia, unita e fuori dal campo sono esattamente come li vedete in campo. Affiatati mi sento di dire e questo ha permesso di vincere così lo scudetto".

Una canzone di Max che dedicherebbe all'Inter? O a qualche giocatore in particolare?

"Dedicherei a ciascun giocatore: "Sei un mito". Banale ma questo è. Non ho preferenze, ma ho una passione per Lauti. E poi: "Sei fantastica" l'ha scritta Max per l'Inter prima di conoscermi ed è sempre attuale. Infine non posso non citare "Gli Anni", soprattutto in quella versione con i nomi dei giocatori che Max si inventò mangiando il risotto in 10 minuti a dicembre alla festa di Natale dell'Inter: quella è una versione che rimarrà nella storia. I giocatori spesso la canticchiano".

Qual è lo stadio, oltre San Siro, dove pensa di emozionarsi di più questa estate?

"Mi emozionerò ovunque perché ogni pubblico ha le sue caratteristiche. Mi piace guardare occhi, lacrime, sentire quello che urlano a Max. Mi emozionerà ogni stadio, a San Siro giochiamo in casa, immagino che anche l'Olimpico sarà un'emozione immensa, sono convinta che ci sarà un coinvolgimento emotivo enorme. Ogni volta che parte il concerto inizio a piangere per le lacrime di gioia e gratitudine di un pubblico che da così tanti anni ama e premia Max".

Come è stata l'esperienza del concerto di Marrakech?

"Hilo era molto piccolo e ci segnalò questo ragazzo Nicolò Balini, che aveva creato questo profilo di viaggio molto interessante: "Si vola". Siamo andati emozionati in Marocco e la realtà ha superato le aspettative e poi da lì abbiamo organizzato questo concerto in un'atmosfera da mille e una notte. E' stato tutto magico".

Ha quasi 100mila follower: quanto è stato difficile, se lo è stato, creare un'identità social indipendente da suo marito?

"C'è chi cerca follower e si inventa di tutto. Io semplicemente racconto me stessa: so che la mia vita non è normale per gli altri, ma per me lo è. E allora condivido i concerti, le cene di gala, gli amici famosi. Ma anche mio padre, mia nipote, tutte le cose classiche che rappresentano la mia persona. Semplicemente. Non ho nessuno che mi segue, intendo un'agenzia, e va benissimo così".

Ha mai pensato di creare una sua linea di moda?

"Ammetto di avere due sogni enormi: da avida lettrice vorrei scrivere ma leggo delle cose imbarazzanti e non vorrei fare quella fine. In più  sono amica di grandi scrittori, come Alessandro D'Avenia, e quando leggo lui ecco, diciamo che capisco chi è davvero uno scrittore. Il mio secondo sogno è lavorare nella moda, mi piacerebbe avere una mia linea. Magari per i miei 50 anni (ride, ndr)".

Quindi aiuta Max nella scelta degli outfit?

"Certo, ho stravolto il suo armadio, tolto il viola, non solo per la superstizione ma non mi piace il colore. Credo sia fondamentale che il look, sportivo o più elegante, lo rappresenti. Deve essere sempre Max. Anni fa andò a Sanremo con un look diciamo rivedibile, non stavamo insieme ma gli scrissi: "Come ca... ti sei vestito?". Ecco, diciamo che da quando sta con me non succedono più certi incidenti di percorso".


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