Negli ultimi anni, il numero di persone che praticano attività fisica nel tempo libero è aumentato, raggiungendo oltre 38 milioni e 653 mila (66.2%). Tuttavia, le persone si stanno discostando sempre di più dall’allenamento finalizzato puramente alla performance e all’estetica, per abbracciare un concetto più esteso di benessere a 360 gradi. Se, da una parte, la volontà di raggiungere un benessere a tuttotondo è in aumento, dall’altra, da una ricerca condotta da Virgin Active a inizio 2024 all’interno dei suoi centri è emerso che il 43% delle persone si dichiara confusa dalla quantità e varietà di notizie che circolano sul mondo del fitness e non sa a chi affidarsi per avere una guida giusta.
Virgin Active, attraverso una campagna globale multicanale “Leave the cult. Join the club.”, presenta il suo nuovo posizionamento, deciso a prendere le distanze dal ‘toxic wellness’ e da tutti i falsi miti e le improvvisazioni ampiamente diffuse nel mondo del fitness, per sensibilizzare maggiormente il pubblico, facendosi promotore del vero benessere, inteso come qualcosa di personalizzato in base alle necessità, obiettivi e desideri di ciascuno. L’obiettivo non è così solo quello di restare allenati, ma di adottare un vero e proprio stile di vita che coinvolge anche nutrizione, salute mentale e l’importanza delle relazioni sociali.
Un concetto ampio quindi, che abbraccia tutte le generazioni, per guidare i soci a vivere una vita più sana e ricca non solo oggi, ma anche nei decenni a venire. Una tematica molto cara al nostro Paese: l’Italia, infatti, è uno dei Paesi con la popolazione più anziana al mondo - nel 2024, il 24,3% della popolazione italiana avrà 65 anni o più - e con una delle aspettative di vita più elevate, grazie a molteplici fattori, incluso uno stile di vita sano e bilanciato. Quello della longevità è un tema caro anche a Virgin Active, i cui club sono frequentati da soci di differenti generazioni – gli iscritti vanno dagli under 30 (28%) agli over 55 (23%) - interconnesse tra loro, che convivono e si confrontano quotidianamente.
“La longevità è un obiettivo che si raggiunge lungo il corso dell’intera vita e coinvolge un target per natura intergenerazionale. È cruciale, oggi più che mai, che le persone di qualsiasi età acquistino familiarità con questo tema, con il capire cosa influenzi la loro traiettoria di longevità, per sostenere una vita ricca di valore, contribuire alla creazione di questo valore e vivere in salute il più a lungo possibile” commenta Nic Palmarini, Direttore del National Innovation Centre for Ageing (NICA) del Regno Unito, CEO di Voice Italia Social Enterprise e Co-Founder di Edelman Longevity Lab.
La necessità di affidarsi ad una destinazione wellness e distanziarsi da chi improvvisa e promette miracoli è dunque sempre più in crescita. Solo nel 2024, si è registrato un incremento del 15% sulla domanda di attività riconducibili al programma Recovery, composto da una serie di discipline “dolci” - come Yoga, Pilates, Sound Bath, Postural, Mobility e molto altro - che non puntano unicamente alla performance sportiva, ma abbassano i livelli di stress nel corpo, mirando a qualcosa di più profondo e personalizzato. Oggi oltre il 40% dell’offerta corsi di gruppo di Virgin Active Italia è dedicata a soddisfare questa domanda.
“Trasmettere l’importanza di concepire l’allenamento e il benessere in modo più articolato, come parte di uno stile di vita, è una missione che portiamo avanti in Italia da 20 anni ormai. In un settore dove si improvvisa o si diffondono facilmente false credenze, preferiamo esporci e differenziarci, invitando il nostro pubblico a guardare oltre, per abbracciare il concetto di ‘real wellness’, inteso come qualcosa di personalizzato in base alle necessità, obiettivi e desideri di ciascuno” dichiara Alessandro Garibaldi, Head of Brand & Communications di Virgin Active Italia.
LARA PELAGOTTI, PSICOLOGA
"L'attività fisica ha uno stretto contatto con il sistema corpo-mente. Nell' era dei social media siamo bombardati da un concetto di wellness che non è sano, che propone soluzioni di massa che non rispettano la singolarità o modelli di corpi che non possono andare bene per tutti. La tendenza ad impostare un'attività fisica che non rispetti le peculiarità personali, ma imita la vita di certi modelli influencer social, si chiama ‘fitinspiration’. Il nome sembra innocuo, ispirazione fitness, ma il risultato non lo è. Gli esempi che mostrano i corpi "prima" e "dopo" un certo allenamento o un certo regime alimentare sembrano un buon modo per invogliare le persone a prendersi cura di sé, ma in realtà non è così perché finiscono per creare dei modelli stereotipati e stimolare il confronto tra il corpo di partenza ed il corpo a cui si vorrebbe arrivare, che comunque non è il proprio corpo, ma quello di un'altra persona! Questo spinge a viversi l'attività fisica come una grande performance, fatta di confronti continui; porta le persone ad irrigidirsi sugli aspetti legati al proprio fisico con un grande impatto sull'umore, rendendo, chi fruisce di questo tipo di esposizione, ansioso, preoccupato, triste, eccessivamente perfezionista. In questi casi l'attività sportiva smette di essere percepita come complemento essenziale per la salute ed il benessere, ma diventa soltanto un obiettivo estetico, per raggiungere un certo corpo standard, a discapito degli aspetti di salute mentale. Viversi l'attività sportiva in senso punitivo, ‘no pain, no gain’, è pericoloso e insensato, quello che dovremmo fare è cercare la propria strada per prenderci cura del nostro corpo (e della nostra mente) riscoprendo il piacere di fare attività fisica gratificante".
GIULIA BIONDI, NUTRIZIONISTA
“Siamo in un momento storico nel quale, ad ogni angolo dei social media (ma anche al supermercato, dal parrucchiere, a cena a casa tra amici) spunta “il santone” di turno che promette di farti dimagrire in modo facile e veloce. Le due parole chiave sono proprio queste: facile e veloce. Non importa il come e il perché e quanto dureranno i risultati: per dimagrire, le persone si affidano a chiunque proponga qualcosa di nuovo mai provato prima e faccia vedere risultati in termini di perdita di peso. Questo è molto pericoloso sia per la salute fisica, ma soprattutto quella mentale. Si passa da una dieta o programma o integratore miracoloso all’altro, spendendo soldi e dando credito anche a networkers o “professionisti invasati” che millantano teorie evadendo da ogni linea guida per la salute. Cosa porta tutto questo? Tante persone che dopo sacrifici, privazioni, restrizioni e soldi spesi, riprendono tutti i chili persi peggiorando la loro composizione corporea, il rapporto con il cibo e con la loro immagine riflessa nello specchio.
Tutte queste diete falliscono perché non rappresentano un equilibrio nel lungo termine, si basano su falsi miti, eliminazioni e proibizioni assurde. Spinti da un’iniziale forza di volontà e speranza che sia finalmente la dieta giusta, si ritrovano sempre più affranti, privi di autostima, avviliti e in molti casi con un disturbo del comportamento alimentare trainato da tabù e terrorismo alimentare. Sui social non siamo tutelati, tutti possono vendere tutto e tutti possono dire il loro pensiero. Sta agli utenti quindi cercare di difendersi da questa giungla, seguendo profili che rispettano l’etica, che fanno corretta informazione e coltivando del buonsenso e della consapevolezza.”
GIOVANNI ROSSI, PREPARATORE ATLETICO ALLIANZ POWERVOLLEY MILANO
“Nell’ambito della preparazione atletica siamo ormai circondati da fantomatici personaggi che attraverso social media e programmi televisivi promettono spettacolari risultati riguardo l’aumento di massa muscolare, il miglioramento della forza, della velocità e della potenza fisica, attraverso una serie di programmi basati su esperienze personali che assicurano risultati immediati. Utilizzare indiscriminatamente queste proposte di allenamento, senza che siano personalizzate, porta spesso a gravi scompensi che sfociano in infortuni, minando così il benessere delle persone stesse. L'allenamento è una componente essenziale della vita quotidiana, ma, affinché sia efficace e davvero benefico, consiglio di consultare professionisti del settore che possano creare un piano personalizzato, adattato alle specificità, alle esigenze e agli obiettivi di ciascuno di voi. Nella costruzione di una performance sportiva, infatti, trasmettere l’importanza di concepire l’allenamento in modo più articolato e inserito in una programmazione personalizzata è determinante per raggiungere un risultato duraturo, senza danni alla persona. Le aree di intervento riguardano, quindi, non solo l’allenamento specifico, ma anche la nutrizione che permette di sostenere le intensità dell’allenamento e migliorare il recupero fisico, l’attenzione agli aspetti mentali legati alla socializzazione e al comportamento, fino a tecniche di recovery come Yoga, Pilates e Meditazione.
È solamente l’insieme di queste azioni, supportate da evidenze scientifiche, che assicura il miglior abbinamento finale per raggiungere risultati efficaci e duraturi. E affidarsi a esperti che possano accompagnarvi in un percorso su misura, aiutandovi a esprimere al massimo il vostro potenziale è il primo step, nonché il più necessario.”