C’è ahinoi il richiamo del Mondiale 2022 sulla copertina di questo libretto, ennesimo colpo inferto alla nostra traballante autostima azzurra. Ma il calcio italiano ha bisogno delle nuove leve, in campo e tra gli appassionati, e allora chissà che anche questa ultima divertente fatica di Marco Cattaneo, bravo e simpatico collega che si sta specializzando nell’editoria per ragazzi, possa dare una mano per ricostruire una identità calciofila forte, quella che in fin dei conti avevamo solo pochi mesi fa… Ma torniamo a questo libro, una sorta di mini enciclopedia del calcio sotto forma di gioco, strutturata su 90 capitoli, pardon minuti (uno, naturalmente il tredicesimo, è dedicato alla figura di Davide Astori). Quiz, rebus, disegni da colorare, parole crociate, labirinti da risolvere, tante attività divertenti, tutto serve a conoscere o a ripassare i segreti e i protagonisti del mondo del calcio. Le esultanze, i cognomi più strani dei calciatori, gli stadi, le maglie da riconoscere, i campioni immortali, quello che si può e non si può mangiare prima di scendere in campo, anche due squadre da ritagliare e schierare - ci sono anche le porte - per vivere al meglio una partita.
GIOCA LA TUA PARTITA, di Marco Cattaneo; Gallucci Editore, 126 pagine, 12,50 euro.
Un fantasma con la racchetta si aggira nel circuito maschile. E’ quello di Novak Djokovic, che per la sua posizione contraria ai vaccini (tutti i vaccini, la sua non è una battaglia contro la profilassi anti-Covid) ha già dovuto rinunciare agli Open d’Australia - che in passato aveva vinto nove volte - e adesso anche alla doppietta Indian Wells-Miami. D’altra parte, il serbo è abituato a combattere battaglie solitarie, come quella che l’ha portato a inserirsi nel duello tra Federer e Nadal fino ad arrivare al loro livello (anzi, come confronti diretti è in vantaggio con entrambi) ed a sfiorare quell’impresa - parliamo del Grande Slam - a cui i
suoi rivali non si sono nemmeno avvicinati. Una scalata clamorosa, un risultato a cui il piccolo Djokovic già puntava, quando si presentò alla prima lezione con la sua maestra storica, Jelena Gingic, vestito di tutto punto, come un autentico professionista, anche con le banane nella borsa. «Sei anni compiuti da qualche mese e Novak Djokovic aveva già deciso come cavalcare il proprio destino», scrive Simone Eterno, testimone diretto di numerosi Slam - tra cui l’epico Wimbledon del 2019, vinto da Djokovic su Federer al tie break del quinto set - che ci racconta in questo bel libro trionfi e cadute del numero 1 mondiale, passando in rassegna senza reticenze i lati più interessanti e a volte anche discutibili di una personalità molto forte, dalle mille sfaccettature: c’è il Nole politico e quello che cerca di vivere in simbiosi con la natura, quello che fa beneficenza e che tira una pallata verso un giudice di linea, il ragazzo cresciuto sotto le bombe e quello che in pieno Covid organizza esibizioni - con feste annesse - senza le necessarie precauzioni. Sempre, questo gli va dato atto, assumendosi le responsabilità delle proprie idee e convinzioni, pronto in futuro a rinunciare ad altri importanti appuntamenti agonistici. «Perché i principi che riguardano le decisioni sul mio corpo sono più importanti di qualsiasi titolo, più importanti di qualsiasi altra cosa». Un uomo “contro”, quindi, ma coerente fino in fondo. E non ci pare poco.
CONTRO, vita e destino di Novak Djokovic; di Simone Eterno, Sperling & Kupfer Edizioni, 180 pagine, 18,90 euro.