Libri da leggere in vacanza, autobiografie, racconti, romanzi con lo sport come importante sfondo. Ecco la seconda puntata
“Zlatan ci sta dicendo di essere eterno, di poter giocare a calcio per sempre, e noi facciamo finta che sia così. Sì, Zlatan, credici, gli diciamo. Ma se ci crede lui - e lui ci crede sempre - ci crediamo anche noi. Sì, Zlatan, credici, gli diciamo, fallo per noi”. Ma sì, forse la carriera di Zlatan Ibrahimovic è stata davvero “una cosa irripetibile”, tra il talento e la sfrontatezza, qualità che gli hanno consentito di non sentirsi mai un passo dietro Messi e Ronaldo, superuomini dei suoi tempi. La sua infanzia non facile, la sua carriera, certi suoi gol incredibili, il sentirsi ancora un campionissimo a pochi mesi dai 40 anni (li compirà il 4 ottobre), con quel sorriso sfrontato che non sai se amare o odiare. Un autentico “personaggio” dello sport mondiale, che riuscendo nell’impresa di adattare la realtà al suo talento e alla sua fantasia, sembra aver sconfitto anche il tempo.
ZLATAN IBRAHIMOVIC, una cosa irripetibile; di Daniele Manusia; 66THA2ND edizioni, 168 pagine, 16 euro.
C’è Fausto Gardini, campione di tennis, che gli chiede conto di una sua definizione (“numero uno d’Europa senza saper giocare a tennis, mi sembra un’affermazione dettata unicamente dal gusto della boutade a ogni costo”), Vittorio Gassman che chiede un approfondimento sulla figura dei “campioni tristi”, Carmelo Bene che gli fa questa domanda: “Se Monzon li leggesse, cosa penserebbe dei romanzi di Carlo Cassola?”. Oppure c’è Edgarda Ferri che gli chiede perché, nei suoi articoli, parla tanto di sesso. C’è questo, e molto altro, in questa stupefacente raccolta di articoli e risposte ai lettori, anche famosi, che Luciano Bianciardi, scrittore toscano inquieto e irregolare (“La vita agra”, forse la sua opera più nota) tenne all’inizio degli Anni Settanta per il Guerin Sportivo. Bianciardi si dispera per la sua Fiorentina, discute di Cavour e Masetti, di Panatta e Bassani, di Walter Chiari e del Cagliari di Riva, di Montanelli e dei “maledetti toscani”, consiglia libri e racconta le sue sfortunate esperienza di calciatore dilettante. Straordinario, da non perdere.
POTEVO FARE IL TREQUARTISTA; di Luciano Bianciardi, Gog Edizioni, 140 pagine, 14 euro.
L’appassionato di calcio non può non essere attirato dal continente sudamericano e dai suoi eroi, da quelle vicende dove il confine tra realtà e leggenda è molto sottile (quanti gol avrà mai segnato davvero Pelè?, non lo sapremo mai e chi se ne importa), dove le cadute fanno molto più rumore delle vittorie (quanti libri sul Maracanazo, sulla sconfitta del Brasile contro l’Uruguay nel Mondiale “impossibile da non vincere” del 1950), con i suoi cantori e e le sue telecronache immortali. Anche questo bel libro di Domenighini - che prende in rassegna l’ultimo mezzo secolo di Sudamerica attraverso i suoi protagonisti - si legge come un romanzo, soprattutto quando ci ricorda vicende meno note. Da Pelè a Zico, da Tostao fino ad arrivare a Gabriel Barbosa, e poi, tra gli altri, Francescoli, Tevez, Saviola, Neymar, Messi, Romario, Valderrama, Martin Palermo, i campioni che hanno fatto la storia calcistica di quel continente ci sono tutti, e ci divertono ancora.
L’ORO DEL SUDAMERICA, di Francesco Domenighini; Urbone Publishing, 298 pagine, 15 euro.
“Sugar Ray Robinson. Un bel suono ritmico, come se i tre nomi tutti insieme formassero un versetto agile ed elegante”. Un pugile leggendario, forse il più grande “pound for pound” della storia, che per un quarto di secolo abbondante (si ritirò definitivamente nel 1965) riuscì a dominare tre diverse categoria di peso. Un’altra celebrità del pugilato, il novantenne John Jarrett - per sessant’anni giornalista al settimanale Boxing News - ci ha regalato questa affascinante e accuratissima biografia di Robinson, all’anagrafe Walker Smith Junior (ma della sua infanzia si sa ben poco, dato che non si conosce con certezza dove è nato e che circolano anche sette differenti date di nascita), la storia di un bambino che guadagnava qualche spicciolo per le strade di Harlem prima di diventare il Re del Mondo, che è anche il romanzo di un periodo d’oro del pugilato mondiale.
SUGAR RAY ROBINSON, biografia di una leggenda; di John Jarrett, Bradipolibri, 368 pagine, 20 euro.
«Quando abbiamo saputo la notizia dello slittamento dei Giochi al 2021 non ci siamo mai perse d’animo. Era necessario trovare il lato positivo della vicenda e questa esperienza così intensa e unica ci ha unite ancora di più. Sono nata per competere e per combattere, siamo cariche e piene di grinta per affrontare questa Olimpiade». Così Alessia Maurelli, veterana della Farfalle che hanno appena vinto la storica 40ª e ultima medaglia delle nostre Olimpiadi, scriveva pochi mesi fa in questo libro bello e intenso, dove Ilaria Brugnotti ha raccolto le confidenze, le speranze, a volte le delusioni, di un gruppo di atleti e allenatori legati tutti dalla fortissima passione per la ginnastica (e fa una comparsata anche il parkour). Da Vanessa Ferrari a Bosso, da Agiurgiuculese a Centofanti e Riccardi, con il contributo finale della Ct della ritmica, Maccarani, tutti provano a spiegare il senso e la nobiltà del sacrificio, di fronte all’obiettivo da raggiungere oppure semplicemente al senso della vita. E alla fine, lo ammettiamo, siamo anche un po’ invidiosi della forza d’animo e del fuoco sacro che unisce tutte queste esistenze.
VINCENTI, storie di ginnasti coraggiosi; di Ilaria Brugnotti, Baldini+Castoldi editore, 190 pagine, 17 euro.
Sapete costruire una trappola per coyote? O approntare un grill rudimentale per cuocere carne? E sapete distinguere il nodo inglese da quello del camionista? Queste, insieme a tante altre domande, trovano la loro risposta nel fantasmagorico manuale scritto da Dave Canterbury, personaggio molto celebre negli Stati Uniti, esperto di autosufficienza. Partendo dalle 5 C della sopravvivenza (Coltelli e oggetti da taglio, Copertura dagli elementi naturali, strumenti di Combustione, Contenitori e Corde) è una guida illustrata - un bestseller negli States - per aiutare ad ottenere utili risorse dall’ambiente circostante, meglio se selvaggio, a raccogliere e cucinare cibo, a proteggersi dalle intemperie. Dedicato dall’autore agli ultimi “uomini del bosco”, noi banali cittadini potremmo non servircene mai ma è ugualmente bellissimo da sfogliare e leggere.
BUSHCRAFT 101, guida da campo all’arte della sopravvivenza nella natura selvaggia; di Dave Canterbury, Priuli&Verlucca editori, 256 pagine, 17 euro.