Maradona e Muhammad Ali, due giganti dello sport

Un omaggio con tantissime fotografie della carriera di Diego Armando Maradona, e la vita e le battaglie (dentro e fuori dal ring) di Cassius Clay, alias Muhammad Ali
Massimo Grilli
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Cosa è stato Maradona per Napoli? Un protagonista della stagione più bella che il calcio campano ricordi, certo. Ma anche e soprattutto un personaggio che resterà per sempre nella storia della città, uno del popolo, un napoletano vero - con i pregi e le contraddizioni che il ruolo comporta - un amico, un confidente, un supereroe al quale fare affidamento sempre, anche nei momenti più bui del suo ultimo quarto di vita. “Ha vinto stando dalla parte dei deboli”, scrive nella prefazione Gigi Pavarese, che da dirigente del Napoli ha vissuto in prima persona gli anni di Diego. Tra Maradona e il cuore pulsante della città si è stabilito fin dal suo arrivo un legame fortissimo, che si è mantenuto inalterato anche dopo la sua uscita dal calcio italiano. Un legame che rivive pienamente nelle pagine di questo libro, scritto con l'affetto delle parole di Liberato Ferrara e la forza delle splendide foto di Pietro Mosca - a lungo fotografo ufficiale del Napoli - e Antonio Pastore. Dalla fantasmagorica presentazione al San Paolo alla maglietta con il numero 10 sventolata da Insigne durante la partita con la Roma, pochi giorni dopo la morte di Diego, è una bella carrellata di emozioni e prodezze, di Coppe mostrate al pubblico e di cimeli raccolti nella sua città. E poi la sua unica volta con la maglia numero 9, la “mano de Dios” contro l’Inghilterra, gli incontri speciali, i ricordi della “famiglia” napoletana (guidata da Saverio, lo storico custode del San Paolo, “quella notte che si mise a palleggiare per la strada con un sacchetto della spazzatura…”), le sfide con la Juve, i murales per la città, l’irrompere di Maradona nella grande letteratura, il tifo, sempre presente, a circondarlo in campo e fuori, e le prime pagine dei giornali di tutto il mondo, il giorno dopo quel triste 25 novembre. Un bell’omaggio a un mito immortale.
MARADONA, IL D10S DEL CALCIO; di Liberato Ferrara, Pietro Mosca e Antonio Pastore; Edizioni Manna, 130 pagine, 12 euro.

Forse era tutto già scritto nella storia, nei cromosomi di Cassius Marcellus Clay VI, un antenato del protagonista di questo libro vissuto a metà del diciannovesimo secolo, che fu politico e proprietario terriero dalle idee molto all’avanguardia, tanto da essere dichiaratamente contro la schiavitù. Scelto dal presidente Lincoln nel suo governo, questo Clay affrancò i suoi schiavi, i quali ricevettero in dono - come si usava in quei tempi - oltre alla libertà anche il suo cognome. Da questa decisione, una lunga teoria di Cassius Marcellus Clay popolò il Sud degli Stati Uniti, fino a incarnarsi in pieno Kentucky nel “nostro” Cassius Clay, uno dei più grandi atleti della storia dello sport. Anche lui, ma questo ormai lo sappiamo bene, capace di battersi per le proprie idee con rabbia e coraggio come fosse sempre sul ring, tanto da diventare presto un simbolo di lotte civili. Dalla bicicletta bianca e rossa, emblema della sua adolescenza, alle lacrime del mondo intero per la sua dipartita, la vita, le opere (e le omissioni) di Cassius Clay-Muhammad Ali sono ricostruite in questo bel libro scritto con passione da Massimo Cecchini, bravo collega della Gazzetta dello Sport, che le ha divise in otto capitoli, otto come i round che servirono al campione di Louisville per battere il favoritissimo George Foreman sul ring di Kinshasa, in quello che è ancora considerato (parliamo di un match del 1974) il più celebre incontro nella storia della boxe. Il primo titolo di campione del Mondo a 22 anni, lo stop forzato dopo il rifiuto di prendere parte alla guerra in Vietnam, il ritorno trionfale e il declino, prima sportivo e successivamente fisico. E poi il suo mondo, le sue parole, la sua eredità e le sue battaglie. «Io sono l’America, la parte che non volete riconoscere».
MUHAMMAD ALI, il guerriero che sapeva volare; di Massimo Cecchini, Diarkos Editore, 300 pagine, 18 euro.


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