Il prossimo 9 aprile, presso l’Aula Magna dell’Università La Sapienza di Roma, verrà ospitato uno dei pianisti più talentuosi della nuova generazione: Herbert Schuch. Il musicista, nato in Romania da famiglia tedesca, è molto legato al nostro Paese e inoltre, dopo essere stato lanciato in campo internazionale dalla vittoria del Concorso “Casagrande”, è oggi uno dei migliori interpreti contemporanei di Beethoven. Il pianista è stato allievo di Alfred Bendel e ha vinto svariate manifestazioni del calibro dell’Echo Klassik e il Concorso Beethoven a Vienna.
Anche il concerto della Sapienza sarà incentrato sul celeberrimo compositore tedesco ma, come tutti i live di Schuch, avrà una particolarità: la serata non vedrà l’esecuzione delle 11 Bagatelle op. 119 di Beethoven alternate agli undici brani di musica ricercata di Ligeti.
Nella seconda parte del concerto, il talentuoso artista si esibirà nella Sonata n. 6 in fa maggiore op. 10 n. 2 e la Sonata n. 21 in do maggiore op. 53 nota come “Waldstein” o anche come “Aurora”. Un evento da non perdere, una serata magnifica all’insegna della musica con la M maiuscola che vedrà messe a confronto le opere di due grandi artisti.