Il primo film Marvel dopo il travolgente successo di Avengers: Endgame è Spider-Man: Far From Home. Peter Parker affronta la scomparsa di Iron Man e del suo mentore Tony Stark, gestendo le nuove responsabilità che ora pesano sulle sue spalle.
Dopo la fine di Endgame, gli Avengers si stanno riorganizzando: tutti guardano a Spider-Man con crescente fiducia, le sue capacità lo indicano come il profilo perfetto per sostituire Tony Stark. Ma l’Uomo Ragno è, soprattutto, un adolescente con bisogni e sogni da adolescente: fare colpo su MJ. La vacanza in Europa con la scuola è il momento perfetto per dichiararsi alla ragazza, ma Nick Fury e un nuovo pericolo mettono a dura prova le possibilità di Peter di fare colpo.
Nuovi nemici e nuovi dubbi nel cuore del supereroe: accettare il peso della responsabilità che altri poggiano sulle sue spalle? Il mondo piange Iron Man e Peter stesso è sconvolto dalla perdita dell’amico e mentore, tutto intorno a lui lo ricorda e tutti sono alle prese con lo stress post Thanos, ma Spider-Man: Far From Home vuole essere principalmente un teen movie, qualcosa di vicino ai titoli anni Ottanta firmati da John Hughes e Chris Columbus, ma con l’azione del Marvel Cinematic Universe.
Sulla sedia del regista, dopo Spider-Man: Homecoming, torna Jon Watts con il difficile compito di preparare il nuovo “ruolo” globale di Spider-Man/Peter Parker, fargli vivere una vacanza da adolescente, gestire un nuovo imprevedibile personaggio, Mysterio, a cui Jake Gyllenhaal dà un imperforabile spessore attoriale.
Come sempre, aspettate le due scene durante i titoli di coda: non ve ne pentirete.