ROMA - La figura di Francesco Montanari è ancora legata a quella del celebre 'libanese' della serie tv "Romanzo criminale" targata Stefano Sollima. Eppure sono passati anni e Francesco di progetti ne ha seguiti a decine, dal web al piccolo schermo, dal cinema al teatro. E proprio sul palcoscenico Montanari tornerà protagonista dal prossimo 27 settembre (e fino al 30 ottobre) al teatro Eliseo di Roma assieme a Sergio Rubini, Gianmarco Tognazzi e Roberto Ciufoli. Lo spettacolo è di quelli da non perdere. Si tratta di Americani, una feroce rappresentazione del mondo degli affari e della nostra avida e competitiva società americana per la quale il drammaturgo David Mamet, nel 1984, ha ricevuto il Premio Pulitzer. «Ci sono sei venditori che sono all'interno di un ufficio che si ritrovano a competere in modo violento l'uno con l'altro per prevalere. E' una storia cruda ma vera che mette in mostra un aspetto della nostra quotidianità», ha detto l'attore romano che ci è venuto a trovare in redazione.
SPORT E CINEMA - Montanari ci ha poi raccontato le sue passioni sportive: «Sono un tifoso distaccato. Probabilmente pago il fatto di non avere avuto una famiglia di grandi appassionati di calcio. Mi prendo solo la parte del divertimento e non quella dell'astio. Comunque simpatizzo per la Roma pur non essendo stato educato verso questi colori da piccolo. Il calcio è comunque un bello spettacolo. Quale sportivo mi piacerebbe interpretare al cinema? Mi piacerebbe raccontare la storia di una persona che è partita dal niente ed è arrivata in cima al mondo attraverso il suo lavoro e il suo talento. Un cammino esistenziale dal disagio alla gloria, una sorta di tragedia greca. Mi piacerebbe raccontare le vicende di un tennista o di un rugbista. Come mi preparerei al ruolo? Mangiando molte proteine...», ha concluso l'attore romano.