C'è tutta una fregola, un entusiasmo, un’ansia, chissà se un fil di panico, attorno all’imminente fusione tra il pilota e la squadra più vincenti di sempre. Archiviato il campionato con la sconfitta per il titolo costruttori, salutato Carlos Sainz e pure il Banco Santander che ha appiccicato il suo marchio sulla Williams, la Ferrari ha oggi occhi solo per Lewis Hamilton. C’è anche Charles Leclerc, certo, e si è visto con la prepotente rimonta di Abu Dhabi (da 19º a terzo) e più ancora col suo avvilimento finale per il titolo a squadre sfuggito (di 14 punti). Ma la storia che funziona ora è quella del sette volte campione del mondo, che pure non vede l’ora di indossare la tuta Ferrari: non potendolo fare sino a fine anno, venerdì s’è presentato nel paddock scafandrato di rosso. Una provocazione, un prurito, un messaggio. «Sto per entrare in un ambiente nuovo e in una macchina diversa – ha detto Hamilton dopo il GP che ha concluso i suoi dodici anni col team Mercedes e un’intera carriera con quel motore – Quest’anno ho evitato di frequentare la zona rossa per rispetto della mia squadra, ma ora sono enormemente emozionato e non vedo l’ora di cominciare». La Ferrari ricambia con un’applicazione speciale nel lavoro, perché la tendenza è positiva, gruppo e macchina crescono, ma alla fine del 2025 ci saranno le Colonne d’Ercole: nessuno può immaginare cosa riservi il 2026 con regole tutte nuove, si sente parlare di una fantasmagorica power-unit Mercedes, dunque Maranello deve quagliare.
Vasseur: "Hamilton sarà una bella spinta"
La squadra è coesa e Fred Vasseur – pur non simpatico a tutti – ha avuto l’abilità di tirare i riottosi e gli scettici dalla propria parte. La macchina cresce e c’è da augurarsi che continui a farlo, nonostante la partenza dell’ex direttore tecnico Enrico Cardile e l’investitura ardita e rischiosa di Loic Serra in quel ruolo. La SF-25 avrà poco in comune con la vettura attuale e tra le novità caratterizzanti ci sarà un abitacolo più arretrato, più lontano dalle ruote anteriori, ciò che è gradito a Hamilton. Nella W15 proprio la posizione avanzata gli è risultata indigesta. «Sono convinto che Lewis ci porterà la sua lunghissima esperienza in Formula 1 – ha osservato Vasseur – Sarà una bella spinta per noi, che cercheremo di mantenere questa mentalità e cercare di fare un lavoro migliore ovunque».