Leclerc, il futuro davanti

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Leclerc, il futuro davanti© Getty Images
Mauro Coppini
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Miracolo a Milano si ripete. In fondo Monza non è lontana. E Charles Leclerc e la Ferrari, nel 2019, avevano già ottenuto un successo inatteso sulla pista brianzola. Ma questa volta il caso non c’entra. C’è piuttosto la volontà di un pilota, il cui carattere fa a pugni tra la certezza delle proprie capacità e l’incertezza del mondo che lo circonda, di affrontare la realtà. Senza dover aggrapparsi a chi lo insegue per fornirgli consigli più o meno interessati ma facilmente accolti da un pilota che dietro di sé aveva un uomo - il papà - dalla storia difficile. Pilota di Formula Tre negli anni 80 e 90 e morto prematuramente nel 2017 dopo una lunga malattia, quattro giorni prima che Charles vincesse il Gran Premio di Azerbaigian di Formula 2.

Un dissidio che nel tempo rischiava di consolidarsi definitivamente per colpa di una Ferrari ricca di storia ma povera di successi. Monza 2024 per Charles Leclerc, potrebbe rappresentare una via d’uscita da un labirinto dove il suo carattere rischiava di perdersi. Perché accanto alla capacità di guida, fuori da ogni dubbio, sembrava nascere intorno a lui una volontà capace di governare al suo posto il sistema, estremamente complesso, che lo contorna.

L’arrivo dal 2025 di Lewis Hamilton alla Ferrari ha probabilmente accelerato uno “scatto” del suo carattere. Il pilota inglese ha la forza che gli viene da sette titoli mondiali e da una storia ultra decennale e dalla volontà di chiudere con una vittoria la sua storia. A Monza Charles Leclerc, con una vittoria in gran parte dovuta alla sua capacità nel gestire gli pneumatici, ha dimostrato di essere in grado di governare la monoposto e il suo team, e di mettere in secondo piano le McLaren dei due piloti, massima rappresentativa della Formula 1 del futuro. Un futuro del quale Leclerc merita di far parte.


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