© EPAEnrico Cardile lascia la Ferrari. Le voci circolanti negli ultimi tempi di un suo passaggio all’Aston Martin, smentite da persone vicinissime al direttore tecnico, sono invece confermate. Dopo mille incertezze il tecnico ha firmato nello scorso weekend con la squadra di Lawrence Stroll e l’annuncio delle sue dimissioni è arrivato direttamente da Maranello, che a questo punto ha la necessità – non facile da attuare, e non in tempi brevi – di ricostruire la squadra quasi da zero.
La Ferrari stessa è sorpresa e spiazzata dal voltafaccia di Cardile: l'interim della direzione tecnica viene preso da Fred Vasseur, in attesa di sviluppi.
Grande è ora la confusione tra la strada delle evoluzioni tecniche completamente smarrita – di cui Cardile, pur gravemente responsabile, non risponderà –, il cambio di direzione tecnica e altri reparti di Maranello da rivedere, come quello delle strategie che a Silverstone è mancato.
La necessità di Newey
Cardile, alla Ferrari dal 2005, è uno dei tecnici che si sono fatti strada all’interno del programma di Formula 1 grazie alla politica dell’ex presidente Sergio Marchionne, che preferì allontanare i numeri 1 (su tutti James Allison, oggi d.t. della Mercedes) per dare spazio alle seconde linee che crescevano all’interno di Maranello.
Resta da capire se a Maranello arriverà Adrian Newey, oggi unica ancora di salvezza, ma che sembra orientato verso un altro tipo di scelta, in direzione di scuderie con base in Inghilterra.
Si tratta dunque di un addio a Cardile senza rimpianti, al tecnico che porta la colpa dell’attuale stato in cui versa la Ferrari. E si ricomincia, per l’ennesima volta, dall’anno zero.