ROMA - Compie oggi 70 anni Jody Scheckter, ex pilota sudafricano celebre per aver vinto il campionato del mondo di Formula 1 con la Ferrari nel 1979. Nato nel 1950 ad East London da genitori lituani, Scheckter conobbe fin da bambino il mondo dei motori. Il padre era infatti titolare di una concessionaria di auto. Lì Jody lavorò come apprendista fin da piccolo, imparando presto a guidare. Da adolescente, conclusi gli studi, si dedicò quindi a tempo pieno all'automobilismo. A 20 anni si affermò come campione nazionale di Formula Ford, partecipò poi al campionato di Formula 3 britannica. Nel 1972 si classificò terzo nel campionato europeo di Formula 2 ed esordì in Formula 1, sotto contratto con la McLaren, nel Gran Premio degli Stati Uniti. Scheckter si contraddistinse subito per una guida particolarmente aggressiva, talvolta spericolata, che lo coinvolgeva spesso in incidenti.
Da testa calda a campione del mondo
Agli inizi fu più volte squalificato per guida pericolosa e solo più tardi in carriera riuscì a gestire la sua aggressività. Nel 1973 la McLaren decise di risolvere il contratto, nonostante avesse un accordo per un altro anno, proprio per gli scontri frequenti in gara. Un testacoda di Scheckter durante il Gran Premio di Gran Bretagna a Silverstone causò uno dei più gravi incidenti della storia della Formula 1. "All'inizio della carriera forse assomigliavo a Max Verstappen, poi negli anni della maturità credo Hamilton. Come a me, anche a lui non piace frenare", ha detto di sé Scheckter pochi mesi fa. Tra il 1974 e il 1976 fu prima guida alla Tyrrell. Già nella prima stagione arrivarono podi e vittorie. Nel 1977 passò alla scuderia esordiente Wolf, conquistando tre gare, e lottando per il titolo con il ferrarista Niki Lauda. La vittoria mondiale arriverà proprio con la Ferrari, nel 1979, al primo anno al volante della 'rossa'. Scheckter si aggiudicò il campionato vincendo tre Gran Premi, in Belgio, a Monaco e in Italia. A Monza fu doppietta Ferrari con Gilles Villeneuve secondo. "C'era una atmosfera straordinaria", ha dichiarato il pilota descrivendo la gara. "Capii la differenza del correre per Ferrari o per qualsiasi altra scuderia: con gli altri team sei il pilota di una squadra, quando corri per Ferrari sei il pilota di un intero Paese. E' una sensazione fantastica. L'entusiasmo fu indescrivibile. Fu come se Natale fosse arrivato in anticipo".
Il ritiro
I successi non furono replicati nella successiva stagione, l'ultima del sudafricano nel campionato. Dopo il mondiale dominato dalla Ferrari 312 T4 iniziò per la scuderia di Maranello un lungo digiuno, conclusosi solo con i successi di Schumacher nel 2000. Nel campionato costruttori sarebbero invece arrivati i successi nel 1982 e 1983. Scheckter si ritirò a soli 30 anni. Scheckter è ad oggi l'unico pilota africano a essersi aggiudicato il titolo di Formula 1.