CITTÀ DEL VATICANO - Il Papa ha ricevuto oggi Jean Todt, presidente della "Federation Internationale de l'Automobile" (Fia), ex amministratore delegato della Ferrari, ora inviato speciale delle Nazioni Unite per la Sicurezza Stradale. Si è parlato anche delle condizioni di salute di Michael Schumacher. «Gli ho chiesto se voleva fare una preghiera per lui ed egli ha volentieri accettato - dice Jean Todt alla Radio Vaticana - È stata una giornata densa, piena: principalmente, in realtà, siamo venuti per parlare di sicurezza stradale e ho potuto constatare il tono positivo della nostra discussione, del nostro incontro. Ho allargato un po’ la discussione ai soggetti di cui ero interessato di parlare e ovviamente Michael Schumacher è nel mio cuore, come tutti sanno: è di famiglia». Anche se Michael Schumacher non era il soggetto principale dell'incontro, che era la sicurezza, per Todt «nella vita c'è sempre un'opportunità: questa è stata una bella opportunità. E l'opportunità consente di fare cose straordinarie e oggi è stata una cosa straordinaria». Il messaggio della visita al Papa, aggiunge, «è stato quello di avergli fatto vedere il filmato che si chiama 'Save Kid's Lives', fatto da Luc Besson, che lo ha molto impressionato. Lo abbiamo informato del fatto che ogni giorno 500 bimbi muoiono sulle strade, che 20 mila bimbi ogni giorno rimangono feriti e che ogni anno 1,3 milioni di persone muoiono sulle strade e 50 milioni rimangono feriti. Sono cifre che non sono abbastanza conosciute. E lui subito ha accettato di firmare dei simboli importanti che potremo far vedere in tutto il mondo e poi di accompagnarci nelle sue preghiere».