Anche per Counter-Strike è arrivato il momento di avere un “due” vicino al titolo. Nonostante quello dei sequel sia un trend al quale nessun grande blockbuster sembra abbia potuto o saputo reagire, il popolare sparatutto tattico ha resistito ben quasi 25 anni senza averne necessità. Formula che vince non si cambia, avranno pensato a Bellevue, piccola città statunitense nella contea di King nello stato di Washington. Lì ha sede Valve, sviluppatore e publisher del gioco: una delle aziende più importanti del settore videoludico, a cui si devono Half-Life, lo splendido Portal ma soprattutto la piattaforma Steam. Anche Counter-Strike 2 non sembra certo una rivoluzione di gameplay rispetto ai presupposti gettati dal predecessore Global Offensive. Questo non è tuttavia servito a fermare l’hype di una delle più grandi community mondiali, impegnata in tornei che ha messo sul piatto, solo nel 2022, 16 milioni di dollari di montepremi. Non male per una mod creata da due studenti universitari canadesi nel 1999.
Cos'è Counter-Strike
Counter-Strike è un FPS tattico in prima persona sviluppato da Goosman e Cliffe, due nickname diventati leggenda. Basato sul codice di Half-Life, il titolo ha subito ottenuto un grande successo e ha iniziato a essere utilizzato come gioco competitivo in tornei esport. Nel 2000 Valve ne acquistò i diritti, premiando Minh Le e Jess Cliffe con un lavoro, iniziando contestualmente a sviluppare versioni più avanzate del gioco come Counter Strike: Source. Cambiare tutto senza cambiare niente, con un gioco diventato ormai uno “sport” in quasi tutto l’occidente, è stata la chiave per un successo ventennale. Le varie iterazioni di Counter-Strike hanno apportato limitate novità al gameplay ma immensi miglioramenti ai motori grafici o fisici.
Dal primo CS a oggi
Con CS2 Valve si trova in una situazione ancora più difficile e può rischiare meno che in passato. Andare a modificare l’esperienza utente del gioco attualmente più giocato su Steam è davvero complicato. Si pensi inoltre che dalle sorti del titolo non dipende solo il divertimento dei giocatori, ma anche e soprattutto il successo di tutti i tornei come il Major, ormai diventati un business per un’intera industria. La transizione competitiva della community non andò benissimo l’ultima volta. Quando CSGO sostituì CSS l’imposizione non piacque ai team e molti giocatori decisero di rimanere sul vecchio titolo, nonostante Valve stesse spingendo molto per migrare l’utenza sul nuovo. Per qualche anno dopo l’uscita di CSGO i tornei non brillarono e addirittura alcuni organizzatori continuarono a supportare Counter-Strike: Source. Col tempo però Valve seppe rimettere mano al titolo e trasformò CSGO nel successo straordinario odierno: una gallina dalle uova d’oro con il suo picco massimo di giocatori contemporanei (circa un milione e mezzo di persone) raggiunti nel Marzo 2023, a undici anni dall’uscita, coinciso con i primi rumor su un possibile seguito.
Le novità
Fatta questa premessa cerchiamo di elencare anche le novità in arrivo in Counter-Strike 2. Le sfide tra Terroristi e Anti-Terroristi (curiosità: è in corso un dibattito su twitter relativo alla possibilità che difensori e attaccanti non assumeranno più questa dicitura per la prima volta) si svolgeranno su un diverso motore grafico chiamato Source 2. Chi ha giocato ad Half-Life: Alyx, titolo uscito nel 2020 in realtà virtuale osannato da pubblico e critica, avrà già un’idea precisa di cosa aspettarsi. Il trasloco sul nuovo engine permetterà al titolo di beneficiare di texture migliorate, animazioni più fluide e soprattutto una fisica ancora più realistica. Uno dei trailer di annuncio è dedicato al funzionamento della granata fumogena “Smoke”, uno degli strumenti a disposizione delle due squadre per nascondersi dalla vista degli avversari. Grazie al Source 2 il fumo potrebbe riempire spazi angusti se la granata è stata lanciata dentro una nicchia di roccia, inoltre si diraderà temporaneamente in caso di vicine esplosioni. Novità come queste sono lontane dall’essere solo un cambio estetico: le implicazioni a livello di gameplay sono innumerevoli ed è anche ciò che i fan hanno sempre richiesto e apprezzato.
La disperazione di Neymar
A proposito di fanbase, successivamente all’annuncio ufficiale si è scatenato il panico. Valve infatti ha omaggiato alcuni dei più importanti “stakeholder” del titolo, tra cui giocatori, imprenditori, commentatori, ecc con l’invito al “limited access”, una sorta di beta chiusa. Molti però sono rimasti a bocca asciutta: uno dei tanti è Neymar Jr, il calciatore brasiliano del Paris Saint Germain, appassionato giocatore del titolo (è anche piuttosto “skillato”). Con un tweet dal sapore quasi malinconico, il numero 11 del PSG si è infatti rivolto a Valve chiedendo di poter provare il gioco prima del tempo, chiosando con “in fondo non vi ho mai chiesto niente”. A quanto ci risulti, tuttavia, non sembra essere stato ancora accontentato.
Quando arriva?
Counter-Strike 2 sarà comunque disponibile gratuitamente per tutti dall’estate 2023. Una delle sfide più importanti per determinarne il successo si giocherà nel campo delle specifiche tecniche minime necessarie. Riuscire a godersi l’esperienza anche su un PC di fascia bassa, sarà cruciale per arrivare su più computer possibile. La compatibilità con Steam Deck sarà invece garantita, anche se giocare senza mouse e tastiera a Counter-Strike è fortemente sconsigliato: potrebbe rendere l’esperienza utente simile a quella di un frag vagante sul server. Concludendo, Valve ha ulteriormente annunciato che non ci sarà alcun reset del proprio account: questo significa che le skin, uno degli aspetti che più ha contribuito al successo di CSGO negli anni, non dovranno essere ricomprate dagli utenti. Tutta la propria collezione sarà direttamente trasferita nel nuovo titolo. La software house americana ha inoltre affermato che quello di Parigi sarà l’ultimo major su CSGO: il prossimo, nel 2024, si terrà su Counter-Strike 2.