Ormai da qualche anno il campionato di basket più famoso del mondo, la NBA, ha un campionato esport parallelo che si gioca sul celebre titolo NBA 2K. Mentre il campionato reale è momentaneamente sospeso, il suo corrispettivo digitale, la NBA 2K League, gestito direttamente dalla National Basket Association in collaborazione con Take-Two Interactive ha dato il via alla sua terza edizione con ben 23 squadre partecipanti.
La NBA 2K League è una lega in continua crescita e quest'anno per la prima volta tra le squadre partecipanti ci sarà un team esterno ai confini nordamericani. Direttamente dall'Asia la nota organizzazione Gen.G esports ha acquistato uno slot per questa edizione del campionato, andando a contendersi il titolo contro squadre con una certa esperienza alle spalle come i Raptors Uprising GC (la squadra satellite dei Toronto Raptors, campioni NBA in carica) e i T-Wolves Gaming (il team legato ai Minnesota Timberwolves) che dovranno difendere il titolo di campioni in carica.
Questa nuova apertura al mercato asiatico va a consolidare l'immagine di marchio multiculturale dell'organizzazione, che dopo lo scandalo causato da alcune dichiarazioni sugli scontri tra la popolazione di Hong Kong e il governo cinese, era stata messa in dubbio.
A rendere spettacolare questa lega però non sono solo i team partecipanti, ci sono anche delle vere e propire star, come il giovanissimo Nidal Nasser. Il ragazzo 22enne conosciuto come Mama Im Dat Man e attualmente giocatore dei Blazers Gamig (squadra satellite dei Portland Trail Blazers), oltre ad essere il primo giocatore esport della lega ad avere avuto un contratto di sponsorizzazione da solista, è attualmente uno dei giocatori più forti del campionato. Dopo aver vinto il premio di MVP (miglior giocatore) l'anno scorso, attualmete sta tenendo una media di 23 punti a partita consolidando il suo ruolo di super star e gettando le basi per vincere il secondo titolo di MVP consecutivo, anche se la sua squadra attualmente è terza in campionato.
L'alto livello di spettacolarità, il formato molto simile a quello presente in NBA e l'attuale pandemia hanno spinto ESPN, uno dei principali canali sportivi americani, a trasmettere sui propri canali alcune partite della NBA 2K League, portando gli esport su un palcoscenico totalmente diverso da Twitch e YouTube. Questo traguardo enorme potrebbe essere di buon auspicio per l'intero movimento.