Lazio, che allarme: le condizioni di Tavares e Pedro

Non è stata una pausa serena per Baroni. Confermato lo stop del terzino e ieri si è dovuto fermare anche l’attaccante
Daniele Rindone
4 min
È la ruota della tortura, non della fortuna. Sta girando male. Pedro colpito da gastroenterite dopo lo stiramento (confermato) di Tavares e il caso malaria (rientrato) per Dia. Tutto in una settimana, con aggravio nelle ultime 24 ore. S’è temuto anche per Provedel, sottoposto a controlli ad una spalla in serata, ma erano previsti, è un vecchio fastidio che viene controllato di tanto in tanto. Baroni non smette di provare brividi. Ha dovuto mettere in conto la possibile rinuncia di Pedro contro il Bologna, colpito anche lui (dopo lo stesso Baroni e Zaccagni) dal famigerato virus che sta causando nello spogliatoio dolori allo stomaco e tutti i sintomi tipicamente riconducibili alle influenze intestinali. Ieri mattina, alle 8.20, Pedrito è entrato a Villa Mafalda, era visibilmente fiaccato. Un breve ricovero ed è stato sottoposto a controlli, poi è tornato a casa. Sarà rivalutato nelle prossime ore. Siamo a giovedì, si gioca domenica. E’ più facile pronosticarlo in panchina più che in campo.  

Lazio, le condizioni di Tavares

Baroni deve rinunciare sicuramente a Tavares, è confermato l’infortunio muscolare dopo i controlli svolti ieri mattina: «Lesione muscolare di basso grado a carico del semimembranoso della coscia sinistra riportata con la propria nazionale. Il calciatore ha già iniziato le cure specifiche del caso e verrà sottoposto a monitoraggio clinico e strumentale quotidiano», la comunicazione della Lazio. Il muscolo semimembranoso interviene nei movimenti di anca e ginocchio, è un flessore del ginocchio, ecco perché Tavares aveva lamentato fastidi articolari, in realtà erano muscolari come ipotizzato martedì. E’ out per il Bologna e il Ludogorets (ma non avrebbe giocato), difficilmente sarà rischiato a Parma, può esserci contro il Napoli, in una delle due sfide ravvicinate di Coppa (5 dicembre all’Olimpico) e campionato (8 dicembre al Maradona). Era filato tutto liscio per dieci partite, ecco il primo stop. Il piano attuato per evitargli sovraccarichi in allenamento e partite multiple stava dando effetti. Sarà un caso (si spera), ma appena sono aumentati gli sforzi Tavares è finito ko. Baroni l’aveva utilizzato a stretto giro solo contro Porto e Monza, poi Nuno ha risposto alla prima convocazione in nazionale. Pochi minuti in campo contro la Polonia, avrebbe dovuto giocare titolare contro la Croazia. Nella rifinitura l’allarme infortunio. 

Le idee di formazione di Baroni

Il tecnico ieri mattina era senza Tavares, Pedro, Dia, Castellanos, Dele-Bashiru e Tchaouna. Dia è apparso a Villa Mafalda, gli accertamenti sono completati, è confermata la disponibilità per il Bologna. Nessun attacco di malaria, solo influenza, questo l’esito finale del caso stando ai referti comunicati. Sta a Baroni decidere se lanciare subito Dia o meno domenica, in Senegal non si era allenato. I conti deve farli con Castellanos, sarà in gruppo da domani, oggi è previsto il rientro dall’Argentina. A Monza era partito il senegalese, nel 4-3-3 era stata prevista la staffetta con Taty. Non è chiaro se sarà confermato il modulo col tridente o se si tornerà al 4-2-3-1. Dipende dallo stato di forma di Dia, dalle condizioni di Pedro, dalle valutazioni su Vecino, l’uomo che il 4-3-3 può trasformarlo in 4-2-3-1. Ma giocare con tutti i mediani (Guendouzi, Rovella e Vecino) costringerebbe Baroni ad avere solo Dele-Bashiru come cambio.

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