Giffoni Sport, il presidente Umberto Calcagno apre l'ultima giornata

Umberto Calcagno è un ex calciatore italiano, di ruolo centrocampista. Dal novembre 2020 è presidente dell'Associazione Italiana Calciatori e dal marzo 2021 è vicepresidente della FIGC. In collegamento con l'Antica Ramiera di Giffoni parlerà con i ragazzi della sua carriera.
Giffoni Sport, il presidente Umberto Calcagno apre l'ultima giornata
3 min

Oggi, in collegamento con l'Antica Ramiera, Umberto Calcagno per aprire l'ultima giornata di Giffoni Sport. Calcagno è un ex centrocampista italiano, ora presidente dell'Associazione Italiana Calciatori e vicepresidente della FIGC. 

Calcagno parla di calcio e della sua AIC


Innanzitutto, parliamo della sua carriera da giocatore: "Come giocatore sono stato fortunato. Giocavo in Serie C, in una squadra che si apprestava a vincere uno scudetto bruciacchiato, ero il diciottesimo della rosa su diciotto giocatori in totale. Era una situazione molto diversa, sono stato quasi sempre in panchina, ma ho fatto parte di un gruppo storico. Ho cercato di essere una spugna in quegli anni, e per me è stata un'esperienza formativa. Ho capito molto di più cosa significa fare sport e ho capito come funziona il mondo del professionismo".

Ma cosa si porta da quella esperienza da professionista? "Aver vissuto uno sport a livello professionistico mi è servito tantissimo, ed è qualcosa che molte volte cerchiamo di spiegare ai calciatori con i corsi di formazione. Il valore aggiunto che ti dà lo sport nella competizione, riuscire a camminare insieme in un gruppo competitivo. Non bisogna sottrarsi alla competizione, purché sia sana. È il valore aggiunto che lo sport ti può dare nella vita e nel lavoro". 

Ma ora veniamo a parlare dell'Associazione Italiana Calciatori: "L'associazione nasce nel '68. Sono stati anni impegnativi, tutti i capitani della Serie A hanno capito che c'era bisogno di mettersi insieme e a questo dobbiamo tutto ciò che abbiamo ottenuto anche nel dilettantismo. All'epoca, tutto ciò interessava ai grandi, così è partivo tutto. Il Calciomercato all'epoca era completamente deregolamentato. Sono cambiate tante cose a livello del professionismo e il nostro impegno deve continuare ad essere così forte".

Infine, una parentesi commovente sullo scomparso Gianluca Vialli: "Gianluca nel 2021, anno che io ho vissuto da ragazzo, era un esempio in campo e fuori. A me è sempre piaciuto sottolineare questo. Come affrontava la pressione, come affrontava la vittoria e la sconfitta. Nell'Europeo vinto nel 2021 c'è tanto di Gianluca, perché riuscì a coinvolgerci e a dare un esempio che non si poteva non seguire. Era una persona che sapeva indicare la giusta via e che, con un carisma così forte, sapeva essere un riferimento all'interno di un gruppo. Aveva una spiccata intelligenza che gli permetteva di adattarsi all'interno del gruppo e trattare con rispetto tutti: anche me che ero l'ultima ruota del carro".


© RIPRODUZIONE RISERVATA