Massimo Zanetti: pallacanestro ed esperienza all'Antica Ramiera di Giffoni

Uno dei più grandi imprenditori made in Italy, impegnato attivamente nello sport con la Virtus Bologna, arriva a Giffoni Sport per parlare del suo lavoro nella pallacanestro.
Massimo Zanetti: pallacanestro ed esperienza all'Antica Ramiera di Giffoni
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Massimo Zanetti ha parlato oggi con gli Sport Ambassador all'Antica Ramiera di Giffoni. Uno dei più grandi imprenditori, impegnato attivamente nello sport, ha portato un po' di palalcanestro nella sezione Sport del Festival. 

Zanetti: tra Virtus e imprenditoria


Innanzitutto, un esordio su come si è avvicinato allo sport: "Due cose amo: il cinema e lo sport. Le altre cose che esistono al mondo sono tutte cose brutte. Negli anni '30 mia madre giocava. Mio padre andava a vedere le partite per guardare le ragazze (ride, n.d.r.). Ho sempre avuto il basket nel sangue insomma".

Poi, parliamo della Virtus ovviamente: "La società sportiva della Virtus è la più vecchia d'italia, ha più di 150 anni. Ad esempio, oltre alla pallacanestro abbiamo anche la squadra di scherma. A Bologna, la Virtus è un fatto sociale. Abbiamo messo su anche la squadra femminile, e tante ragazzine che vanno a scuola hanno scelto di fare basket proprio perché vedevano le professioniste. Il nostro obiettivo è quello di far fare sport ai ragazzi".

Ma per la squadra femminile c'è speranza di ricominciare? "Putroppo il basket femminile lo abbiamo tolto di mezzo definitivamente. Non veniva nessuno alle partite, neanche alla Finale dello scudetto. Abbiamo un centinaio di ragazzine che fanno basket e giocano nelle squadre minori, ma dati i costi della controparte maschile abbiamo preferito togliere di mezzo la prima squadra e valorizzare il settore giovanile. Per il futuro non si sa, ma per ora va bene così. In ogni caso, io resto lì. Le testate giornalistiche devono scrivere tutti i giorni e inventano tante cose, ma io non me ne vado. Anche se non sono immortale e ho già una certa età (ride, n.d.r.)".

Infine, come ha deciso di diventare imprenditore? "Bisogna avere una certa predisposizione al sociale per fare questo lavoro. Io ho sempre partecipato ai vari eventi della mia zona. Poi, crescendo, si capisce che oltre all'ottenere bisogna anche dare alla società. Io sono un fondatore, ma le mie società sono pubbliche. Io sono uno che aiuta, voglio sfamare i bambini che muoiono di fame. Avendo aziende che lavorano in tutto il mondo, vedevo questa necessità da parte di bambini molto piccoli. Ora sono anni che sono impegnato nell'aiutarli. Le persone sono prese da altri problemi, ma bisogna essere predisposti al sociale". 


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