Giffoni Sport, Compagnoni: "Preparare le partite? Oggi è più semplice"

La giornata di giovedì 25 luglio si apre con Maurizio Compagnoni, telecronista e voce iconica di Sky Sport. Con gli Sport Ambassador, parlerà della sua carriera e della sua esperienza.
Giffoni Sport, Compagnoni: "Preparare le partite? Oggi è più semplice"
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Maurizio Compagnoni è il primo ospite della giornava di giovedì 25 luglio. Il telecronista e voce iconica di Sky Sport arriva all'Antica Ramiera di Giffoni per parlare con gli Sport Ambassador di calcio e giornalismo sportivo. 

Compagnoni: "Finale Euro 2024 la più emozionante"


Innanzitutto, un esordio sugli ultimi Europei: "Non sempre le finali di grandi eventi sono partite emozionanti. Invece, la finale Euro 2024 è stata molto emozionante, forse la più bella dall'84 in poi".

Ovviamente, anche qualche parola sulla Nazionale italiana: "La nostra Nazionale atleticamente era messa maluccio. Ci sono squadre che hanno corso di più e giocano più partite di noi. Nella preparazione atletica credo che Spalletti abbia commesso qualche errore, perché il tempo di prepararli ce lo aveva. Il livello dei calciatori italiani è basso, io avevo pronosticato che saremmo usciti al primo turno: solo una prodezza di Donnarumma ci ha salvati. Il primo motivo a causa di questo livello basso è causale, perché lo sport è fatto di cicli e ora non siamo nel momento migliore. Ma il problema più grande è che la situazione è grave per i settori giovanili. Nei settori giovanili ci sono pochi italiani e tantissimi stranieri. Poi c'è il problema degli allenatori. Spesso gli allenatori del settore giovanile sono allenatori che vogliono fare carriera: pensano solo ai risultati e non al tirare fuori giovani di talento. Lavorano troppo sulla tattica, quindi se andiamo a vedere ci sono giocatori stranieri tecnicamente molto più preparati dei nostri. Non trovo sbagliato il lavorare sul fisico di un giocatore, ma devono anche saper giocare a calcio. Addirittura la Primavera di un top club ha licenziato un allenatore per risultati insoddisfacenti: per me non esiste".

Infine, come si prepara un giornalista prima di commentare una partita? "Un tempo, per preparare una partita ci volevano due giorni pieni. Si andava in archivio e si prendevano ritagli di giornale. Dipende anche dalla partita, se una squadra non l'hai mai commentata devi prepararti per bene e ci vuole più tempo. Oggi è più semplice, i due giorni di un tempo sono diventati i due ore di oggi. Per le statistiche è più semplice perché Sky ce le fornisce direttamente. Anche pronunciare i nomi al giorno d'oggi, che è una cosa che ha sempre rappresentato un problema, è semplicissimo: ci sono molti siti che ti salvano in questo. Quando sento colleghi sbagliare clamorosamente la pronuncia non glielo perdono: si tratta di pigrizia e poca preparazione".


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