Massimiliano Rosolino a Giffoni Sport, per parlare di nuoto e Olimpiadi

Per il Team Sport e Salute Illumina sarà presente, ad aprire la giornata di mercoledì 24 luglio Massimiliano Rosolino. Campione olimpico di nuoto a Sydney 2000 e campione mondiale a Fukuoka nel 2001.
Massimiliano Rosolino a Giffoni Sport, per parlare di nuoto e Olimpiadi
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Massimiliano Rosolino: campione olimpico di nuoto a Sydney 2000 e campione mondiale a Fukuoka nel 2001. Per il Team Sport e Salute Illumina sarà presente all'Antica Ramiera di Giffoni, per aprire la giornata di mercoledì 24 luglio.

Rosolino ai Giffoners: "Quando ho vinto è stata una scusa per veder festeggiare tanti giornalisti"

"Lo sport è come il cibo, è fatto di ingredienti, bisogna solo saperli usare" ha esordito Rosolino, prima di rispondere alle domande degli Sport Ambassador.

Poi, qualche previsione sul futuro del nuoto italiano: "Il sistema sportivo italiano alla fine dipende da noi. Abbiamo bisogno di sostegno e senso di appartenenza, dal campetto allo stadio olimpico. Abbiamo fatto tanti progetti, e continueremo a farli con o senza riflettori. Siamo noi, con il nostro movimento, che possiamo far capire quanto quello che facciamo sia importante. L'italiano, se arriva in finale, l'avversario se lo mangia. Però deve anche arrivarci. Non esiste una disciplina in cui non ci siamo italiani bravi. Bisogna investire però soprattutto dove non siamo bravi. Dobbiamo spiegare che la cultura sportiva aiuta. Bisogna incentivare i ragazzini e invogliarli a fare sport. Lo sport ci protegge, fidatevi che prima o poi vi mancherà".

Una differenza tra sport considerati "minori" e sport più in voga: "Bisogna fare uno sport che ci piace. Bisogna essere fieri delle proprie prestazioni, anche se nessuno viene a vederci. Non esistono sport minori o più ricercati, bisognerebbe solo dare meritocrazia mediatica a tutti gli sport. Il calcio è un volano di investimenti. Anche chi ci sta vicino, parenti o membri del team, guardano più calcio che altro. Ma è semplicemente perché non viene apprezzato abbastanza quello che c'è oltre esso". 

Ovviamente anche una parentesi sulle Olimpiadi: "Si dice che la gara più bella da vincere è l'Olimpiade. È vero, è un qualcosa che io ho sempre sognato. Quando ho vinto è stata una scusa per veder festeggiare tanti giornalisti. La vittoria olimpica la paragono all'amore dei figli, anche se quello dura un po' di più. Ci sono poche altre gare in cui mi sono piaciuto, forse il 10% del totale. Spesso siamo felici perché ci si aspetta che lo siamo, ma non deve essere per forza così". 

Infine, una parentesi sull'alimentazione e sulla salute alimentare: "Uno dei grandi impegni di Sport e Salute è alimentare. Mia madre mi ha sempre fatto mangiare sano, fin da quando avevo 6 anni. Quando andavo a scuola mi faceva portare mele e carote. Bisogna trasmettere anche questo messaggio. Non dobbiamo pensare che tutte le persone magre sono sane. Ora va di moda il digiuno intermittente, ma non è detto che sia la scelta migliore per chiunque. Lo sport è come se fosse un filtro: mangiare male, fumare, bere e fare un po' sport non ci fa stare meglio. Non bisogna rinunciare a niente, non esistono alimenti banditi. Però esistono anche i grassi buoni, ad esempio. Bisogna mantenere uno stile di vita sano, solo questo. L'alimentazione fa la differenza". 


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