Giffoni Sport, Luana Pilia: "Quando c’ero io, la Nazionale era al primo posto"

Sarà il volto del Team Sport e Salute Illumina: Luana Pilia, che per diversi anni è stata la pattinatrice più veloce del mondo.
Giffoni Sport, Luana Pilia: "Quando c’ero io, la Nazionale era al primo posto"
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Per il Team Sport e Salute Illumina, arriva a Giffoni, nella giornata di martedì 23 luglio, Luana Pilia. Per diversi anni è stata la pattinatrice più veloce del mondo. Ha voluto parlare della sua carriera agli Sport Ambassador. 

Pilia ai Giffoners: "Quando c’ero io, la Nazionale era al primo posto"

Tutto è cominciato passo dopo passo anche per la campionessa: “La mia prima volta? In un capannone di una miniera di carbone. Arrivo una famiglia di pattinatori e con i miei genitori affrontavamo i viaggi dall’isola al resto dell’Italia. In quelle trasferte cominciavamo a rafforzarci nelle piste, anche quelle paraboliche, che a casa nostra non c’erano. Mi inorgoglisce sapere che un pattinatore della mia regione, che si è allenato nella pista che abbiamo costruito, stia raggiungendo oggi risultati importanti. Stare sulle ruote non è semplice. Ho cominciato con le otto ruote, poi la piastra. La scarpetta oggi è diversa, come sono diverse anche le strade. Adesso la scarpetta è molto più performante e malleabile. La nostra unica certezza? Il caschetto. Nessuna altra protezione, la indossa solo chi fa freestyle. Sono sempre entrata in gara con le mie sicurezze e ancora oggi pattino per divertirmi. Questo è stato il mio segreto: l’ho fatto sempre per mettermi in gioco, perché non si può sapere dove riusciamo ad arrivare. Lo sport è una palestra di vita e tutti siamo capaci”.

Qual è la Nazionale più forte? Lo dice senza paura: “Quando c’ero io, la Nazionale era al primo posto, nonostante gli assalti di Francia e Colombia. La Francia è stata sempre più forte in Europa ma ai miei tempi vincevamo otto gare su otto… Adesso siamo secondi nel medagliere”.

La emoziona pensare di essere diventata Ambassador di Sport e Salute. La racconta con poche parole: "Arriva la telefonata… Ciao, sono Manuela Di Centa'".

Ha smesso di essere agonista, ma non smette di essere atleta: “Ho smesso solo di vivere le pista, la gara, la competizione. Grazie, però, a Sport e Salute, vivo tutto indirettamente, perché torno indietro, lo vivo nel racconto. Quando sono a casa, lo vivo allo stesso modo: curo l’alimentazione e mi ritaglio dieci minuti sui pattini. Continuo a pattinare sempre. Resto sempre la stessa: vivo Luana, senza il mezzo”.

I ragazzi sono sognatori ma sanno anche essere concreti. Chiedono quanto costi pattinare. Pilia risponde: “Dipende dall’obiettivo. È economico, se vuoi fare la passeggiata. Se invece scegli l’agonismo, è un bel po’ costoso, perché c’è finanche il guanto che viene indossato come calzare del piede e che riproduce il calco”.


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