Romanelli, ritorno dall'onda assassina

Stasera all'Auditorium a Roma la prima di "No more Trouble - Cosa resta della tempesta": il docufilm che racconta la storia, e la tragedia, del velista Andrea scomparso nella tempesta
Romanelli, ritorno dall'onda assassina
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ROMA (v.a.) - Stasera alle 20,30 all’Auditorium della Conciliazione, la prima del docufilm “No More Trouble – Cosa rimane di una tempesta”, regia di Tommaso Romanelli, apre la sezione Panorama di Alice nella città all’interno della Festa del Cinema di Roma.

Nella notte del 3 aprile 1998, l’equipaggio di Giovanni Soldini, a un passo dal record sulla traversata atlantica New York-Cape Lizard, lotta in un mare forza 9, raffiche a 80 nodi, onde di 25 metri. Andrea Romanelli è al timone di “Fila”, barca futuristica da lui stesso progettata, quando un’onda anomala la fa rovesciare. In acqua finiscono due Andrea: uno, TarlarinI, riesce a risalire a bordo e salvarsi; l’altro, Andrea, è disperso. Disperso per sempre.

Venticinque anni dopo il figlio Tommaso usa il materiale vivissimo del tempo, e una telecamera per conoscere un padre “sconosciuto” e riportarlo alla sua memoria e a quella di tutti consegnandolo a una storia da non dimenticare. Una indimenticabile storia.

Il docufilm si avvale delle interviste dei compagni di equipaggio, Giovanni Soldini, Bruno Laurent, Andrea Tarlarini, Guido Broggi, oltre che della moglie Fabrizia Maggi. Tommaso racconta più il velista che il padre, che ha poco vissuto (aveva 4 anni quando è scomparso). Un velista trascinato in mare da una passione sconfinata.
Andrea, grazie anche alle sue registrazioni, trasmette amore e felicità e immensa bellezza a chi le ascolta. Non si finisce mai di sorprendersi quando si fa quello che si ama.
Il documentario è l’esordio alla regia per Tommaso Romanelli: in un film che rappresenta un salto oltre il fosso per Tommaso figlio; e per Tommaso regista, un lavoro necessario che mette a parte della gente, che non ha mai saputo o ha dimenticato, quel genio scomparso di Andrea. Suo padre. E' così che inizia la traversata di Tommaso, lontano dal mare, ma sulla rotta indicata dal papà: quella della passione.


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