Il ragazzo gioca bene: docufilm su Flachi

Da oggi su Dazn. L'attaccante toscano ha indossato le maglie di Fiorentina, Ancona, Bari, Samp, Empoli e Brescia, ritornato in campo a 47 anni con il Signa in Eccellenza. La storia raccontata senza veli. La squalifica di dodici anni per doping e la rinascita. Terzo miglior goleador doriano di tutti i tempi dopo il Mancio e Vialli
di Biagio Angrisani
4 min

ROMA - Francesco Flachi, 47 anni, torna in scena per davvero. Da oggi su Dazn c'è il suo docufilm "Il ragazzo gioca bene" che racconta i momenti salienti della sua vita: l'ascesa, la caduta e la rinascita di un attaccante che ha indossato nel corso della sua carriera le maglie di Fiorentina, Bari, Ancona, Sampdoria, Empoli, Brescia e Signa. Terzo goleador doriano di tutti i tempi con centodieci gol dopo Roberto Mancini (171) e Gianluca Vialli (141). Il film è stato realizzato con Pietro Daviddi e David Gallerano, scritto con Riccardo Lupoli e prodotto da Ring Film. 

DODICI ANNI DI STOP - Ogni vita è un film personale che si snoda fotogramma dopo fotogramma e raramente finisce davanti a una macchina da presa. Nell'era dell'immagine Francesco Flachi ha tirato fuori dallo zaino il pesante bagaglio e ha narrato i fatti della sua vita raccontando anche l'altra faccia della medaglia. «Non ho fatto mai male a nessuno se non a me stesso». La squalifica di dodici anni per doping (uso di cocaina) dopo aver sfiorato la radiazione. Il ritorno in campo con il Signa a 46 anni nell'Eccellenza toscana. Nato a Firenze nel 1975, Flachi ha indossato anche la maglia della Nazionale Under 18 realizzando tre reti in nove gare. Dal 1993 al 2006 la sua carriera di calciatore si è svolta tra A e B tra alti e bassi ma con uno standard discreto e una Coppa Italia vinta con la Fiorentina. I problemi nascono alla fine di Sampdoria-Inter del 28 gennaio 2007 quando l'attaccante toscano viene trovato positivo alla Benzoilecgonina, metabolita della cocaina. Dunque, sniffava. I sedici mesi di squalifica diventarono poi 24. Due anni senza calcio e il mondo che crolla addosso con la polvere degli dei a un passo dalla mente. Gli allenamenti con il Pietrasanta in Eccellenza per non far arruginire i ferri del mestiere. Nell'estate il ritorno in campo in B con l'Empoli del patron Corsi: contratto annuale ed esordio con i toscani il 27 febbraio 2009  nel derby contro il Livorno. Tre reti il bottino stagionale. Nella successiva estate il passaggio al Brescia sempre in B.  Il 6 settembre contro il Torino va subito in gol. Sembra che il peggio sia alle spalle ma al controllo antidoping effettuato il 19 dicembre dopo la partita con il Modena risulta di nuovo positivo alla cocaina. È recidivo e rischia la radiazione. Il 10 giugno 2010 arriva la stangata dal Tribunale Nazionale Antidoping: dodici anni di squalifica. Titoli di coda di una carriera con i riflettori che si spengono. Ma non è finita. Flachi si racconta in prima persona. La voglia di tornare di nuovo in campo.

QUEL GIORNO IN ECCELLENZA - Terminata la squalifica, cartellinato dal Signa in Eccellenza. Gli stop del Covid. Finalmente lo scorso febbraio la mezzora di gara contro il Prato a quasi 47 anni dopo allenamenti vissuti alla Rocky. La presenza a bordo campo del tecnico Walter Monzon Novellino, l'allenatore  al quale è più legato e arrivato per l'occasione. Nel film i racconti con gli amici e anche un lutto familiare. Flachi si mette a nudo, svelando per la prima volta i segreti che hanno inciso pesantemente la sua vita e anche quella dei suoi cari. Flachi è un imprenditore nel settore delle ristorazione, ma tra qualche mese inizierà il corso di allenatore. Tenerlo lontano dal campo è proprio difficile, specialmente dopo tanti anni di astinenza.


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