Ne è passato di tempo da Gran Torino, quello che doveva essere il suo ultimo film, eppure Clint Eastwood non è ancora stanco di stare davanti e dietro alla macchina da presa. Lo dimostra con Cry Macho, al cinema dal 2 dicembre, in cui torna a dirigere se stesso in un on the road di frontiera, sull'onore e la ricerca di riscatto di un vecchio cowboy.
Il film racconta la storia di Miko, ex campione di rodeo che, trovandosi in difficoltà economiche, decide di accettare la richiesta del suo vecchio capo e riportare in Texas Rafa, suo figlio. Tra pericoli e avventure inaspettate i due protagonisti instaureranno una profonda amicizia; un viaggio che metterà a confronto due generazioni e due punti di vista diversi: da una parte la spensieratezza del giovane Rafa, che si ritroverà ad affrontare un percorso di crescita interiore; dall’altra l’esperienza di Miko che, durante il cammino, avrà l’occasione di redimersi dagli errori del passato. Il lungometraggio è diretto ed interpretato da Clint Eastwood.
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Nonostante le recensioni negative arrivate dagli USA, un nuovo film di Clint Eastwood al cinema è sempre un evento, dal momento che stiamo parlando dell'ultimo degli autori classici, e lui lo dimostra benissimo nel film che è rappresentativo della sua idea di cinema. Certo, non stiamo ovviamente parlando di una delle sue migliori performance, tuttavia ammiriamo la sua coerenza stilistica e soprattutto il suo contributo che negli anni ha dato alla settima arte.