Venom, la furia di Carnage: la recensione del film

Abbiamo visto in anteprima il film con Tom Hardy che uscirà il prossimo 14 ottobre: ecco la nostra reaction
Simone Zizzari
2 min

La domanda che alla fine ci si fa è questa: "Cosa possiamo salvare di questo film?". La riposta non vi piacerà. Il secondo capitolo della saga cinematografica dedicata a Venom è una (brutta) copia del primo. Divertente solo a tratti. Spettacolare, certo (e ci mancherebbe che non fosse così). Ma anche le scene con la battaglia tra Venom e Carnage sono un'accozzaglia incomprensibile con i due simbionti a darsene di sana ragione in mezzo ad evidenti errori di sceneggiatura.

I pro e i contro di Venom, la furia di Carnage

Cosa si salva dunque di questo film così superficiale e confusionario? Il design di Carnage (più bello addirittura dello stesso Venom), gli effetti visivi che non deludono, un ritmo (anche troppo) veloce che mette da parte approfondimenti e pause, qualche botta e risposta nei dialoghi che strappa un sorriso convinto. Per il resto è un copione già visto. L'errore è stato quello di andare sul sicuro ripercorrendo le orme del primo capitolo che al botteghino fu un successo (ma era una vita vita fa, quella pre-covid). Non si è voluto rischiare nulla con Tom Hardy siceramente a disagio nei panni di un Eddie Brock (perché sempre gli stessi tic e sguardi?) e un Woody Harrelson oggettivamente a disagio nei panni di Cletus Kasady. Cosa rimane nella mente dello spettatore dopo aver visto questo film? La scena post credits. Quella sì notevole che vale il prezzo del biglietto. Peccato che duri solo una manciata di minuti...


© RIPRODUZIONE RISERVATA