Fast & Furious 9 - The Fast Saga, la recensione

Ecco perché a questa saga si deve voler bene a prescindere: in mezzo a macchine che volano e scene a dir poco irreali, c'è del sangue che scorre nelle vene di questo franchise. E questo aspetto fa tutta la differenza del mondo
Simone Zizzari
2 min

ROMA - Recensire un nuovo capitolo della saga Fast & Furious non è mai semplice. Perché lì dentro ci trovi tutto ciò che ti aspetti. A volte anche oltre. Sai già a cosa andrai incontro, eppure i film di Toretto non deludono mai. Il motivo è più sottile di quanto si possa immaginare: non è la spettacolarità (sempre estrema, andando anzi ogni volta un po’ oltre), non è nemmeno il cast (supersonico, a parte l’assenza di The Rock, uscito dal franchise dopo le note liti con Vin Diesel). No, a rendere F&F unico (e il nono capitolo non fa eccezione) è il cuore. Sì, perché solo i film di questa saga riescono a trasmettere passione nonostante tutto intorno esploda e somigli pericolosamente ad una caricatura. Ci sono delle scene che nulla hanno a che vedere con la verosimiglianza. Stavolta, addirittura (SPOILER) a bordo di un’auto si arriva nello spazio. Eppure nonostante questi eccessi che sfidano (battendola nettamente) ogni legge della fisica, si nasconde una passione genuina.

Nonostante l'assurdita di quello che vediamo, Fast & Furious ha un cuore che batte

Scorre del sangue nelle vene di questo franchise che non è solo estetica. Non si può non voler bene a Dom, Letty e a tutta la famiglia. E poco importa che per creare una nuova strada narrativa si sia trovato un espediente estremo come la scoperta (per lo spettatore) del fratello di Dom, Jakob Toretto (interpretato dall’onnipresente John Cena). E’ un azzardo di sceneggiatura che perdoniamo ad una pellicola che - diretta da Justin Lin - continua a ruggire, correndo più veloce dei suoi estremi e delle sue imperfezioni. Ci sono dei momenti di stanca? Le scene d’azione sono talmente assurde da risultare a dir poco inverosimili? E’ Fast & Furious, bellezza. Prendere o lasciare. E noi la Famiglia ce la teniamo stretta.


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