Gerard Butler a Roma presenta Geostorm

In tempo di stravolgimenti climatici, l'attore parla del disaster movie, non troppo lontano dalla realtà.
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Arriverà in sala l'1 novembre il prossimo blockbuster catastrofico con protagonista Gerard Butler, attore versatile che tra commedie e action movie si è costruito il suo posto a Hollywood. Butler è stato ospite a Roma, dove ha presentato il film alla stampa.

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1) Quale è il motivo principale che la ha convinta a girare questo particolare film?

Mi ha interessato il livello epico di questa storia. È un film con tanti effetti speciali, visivamente d’impatto ma al contempo mi ha dato la possibilità di esplorare le relazioni familiari che si creano tra i personaggi. Il protagonista cerca di contenere la sua attitudine di ribelle e allo stesso tempo cerca di essere anche un bravo padre e un buon fratello. La pellicola è inoltre un mix nel quale sono presenti gli elementi tipici dei film catastrofici, ma non mancano le cospirazioni, i complotti politici e i rimandi al genere thriller. Non accade spesso di trovare così tanti elementi in un unico film. Ho affrontato tutto questo quindi come fosse un’avventura e spero che questo sia evidente anche al pubblico.

2) Come si prepara prima di girare una scena, ha una particolare routine?

Ovviamente parlo col regista e con gli altri attori. Ad esempio per il recente Keepers – thriller psicologico che racconta la storia di tre guardiani di un faro che perdono man a mano la ragione – c’è stata la necessità di esplorare la psiche umana, il lato emotivo dell’individuo, documentandomi tramite libri e musica. Quando si tratta di un film di azione la cosa è più “fisica”. Se si fanno ad esempio tipo duecento ciak al giorno dove bisogna continuare per ore a cadere, venire colpiti ed essere scombussolati, ci si ritrova molto stremati a livello fisico. Per questo Ogni tanto penso che sto invecchiando e non so
per quanto potrò continuare così.


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