ROMA - Chi lo ha detto che un sicario non possa far ridere? In The Hitman's Bodyguard (Come ti ammazzo il bodyguard) succede proprio questo. C'è molto sangue e, soprattutto, tanto, tantissimo divertimento. Merito dell'assortita coppia Samuel L. Jackson-Ryan Reynolds che ricordano tanto da vicino il film "L'ultimo boyscout" diretto nel '91 da Tony Scott ed interpretato da Bruce Willis. Ovviamente la storia qui è diversa ma il livello di battute ad effetto e azione è lo stesso. Samuel L. Jackson è un killer dotato di un suo particolare codice morale che diventa testimone chiave in un processo contro un feroce dittatore bielorusso (interpretato divinamente da Gary Oldman). Ryan Reynolds, guardia del corpo d'eccellenza caduta in disgrazia, si ritrova suo malgrado a proteggere proprio colui che per anni ha tentato di ucciderlo ripetutamente. Fra i due nasce un'intesa pazzesca piena di battute folgoranti e action spiccia. Il film di Patrick Hughes piace proprio per la genuinità del suo obiettivo: far divertire senza troppe pretese, con la dovuta leggerezza. La commedia fila via che è una bellezza nella sua superficialità che però ha il merito di non scadere mai. Questo film non si prende mai troppo sul serio, nemmeno quando servirebbe serietà. Non si poteva chiedere niente di meglio.