Pagelle Francia-Italia: tutti i voti degli azzurri in Nations League

I giudizi dopo il 3-1 con cui la squadra di Spalletti ha battuto al Parco dei Principi di Parigi quella di Deschamps
Edmondo Pinna

Le pagelle di Francia-Italia, partita del Gruppo 2 della Lega A di Nations League vinta 3-1 dagli azzurri di Luciano Spalletti al Parco dei Principi di Parigi.

Nations League, Francia-Italia 1-3: cronaca, statistiche e tabellino

Le pagelle della Francia

Deschamps (ct) 5,5 - Favorito, favoritissimo, anche per colpe nostre: la strada spianata però evidentemente lo disorienta, la formazione iniziale mostra subito qualche crepa, corre ai ripari ma non gli riesce.

Maignan 6,5 - Si sporca i guanti su un tiro facile di Retegui, prova il decollo sulla pennellata di Frattesi che non l’avrebbe presa neanche con la nocciolina di Superpippo, s’oppone con bravura a Frattesi.

Clauss 5 - S’illude possa essere una serata tranquilla, la fascia sinistra dell’Italia sembra funzionare poco. Fino a quando Cambiaso-Dimarco-Tonali-Dimarco non l’accendono. E ci capisce poco anche sul colpo di testa di Frattesi. Malissimo.

Koundé (32’ st) 6 - Prova a mettere quello che mancato, ma è tardi.

Konaté 6 - Dei due centrali e quello che ha licenza di staccarsi dalla linea, di dare sostegno qualche metro più avanti. Non lascia grandi ricordi, però.

Saliba 5 - Non è insuperabile, Raspadori annusa l’aria e lo usa come sponda per il 3-1.

Theo Hernandez 6 - Qualche spunto interessante, soprattutto sulla velocità, ma siamo lontani ancora dalla forma migliore.

Kanté 6 - Quando c’è da usare la spada e non il fioretto, è il primo dei moschettieri di Deschamps.

Zaïre-Emery (32’ st) sv

Fofana 5,5 - Non bene, neanche benissimo, è sembrato bloccato, affatto incisivo, con poca partecipazione e poco filtro.

Koné (13’ st) 6 - Salva su Calafiori ad un passo dalla linea di porta, trova subito il giallo, insomma: la differenza si vede.

Olise 6 - Largo a destra più che supporto centrale, meglio del più esperto Griezmann, primi venti minuti da favola.

Dembelé (13’ st) 6 - Prova a portare forza e freschezza.

Griezmann 5,5 - Libero di spaziare sul tutto il fronte d’attacco, combina poco o nulla: Didì lo aveva preferito a Thuram, cresce solo nella ripresa, i buoi sono già usciti dalla stalla.

Thuram (32’ st) 6 - Più che provarci non può.

Barcola 6,5 - Modello Nico Williams (citofonare Di Lorenzo per conferma), ci mette 13” per mettere in discesa la partita. Viaggia a velocità tripla, cala un po’ alla distanza.

Mbappé 6 - Tutto il gioco d’attacco passa dai suoi piedi, il Pendolo di Foucault della Francia non è al Pantheon ma al Parco dei Principi. Un’insidia continua, per nostra fortuna resta tale.


© RIPRODUZIONE RISERVATA

Le pagelle dell'Italia

Spalletti (ct) 8 - Tredici secondi non sono i 23” che servirono all’Albania per farci capire che il nostro Europeo sarebbe stato un calvario. Rispetto a Dortmund, però, quest’Italia ha risposto meglio al cazzotto preso subito dopo il gong, anche perché la Francia - con tutto il rispetto - è altra cosa rispetto ai nipotini di Edy Reja. È il suo Capolavoro, 70 anni dopo l’ultima vittoria nostra in terra transalpina: la filosofia all’italiana funziona, la brutta estate è alle spalle.

Donnarumma 6,5 - Colpito a freddo, incolpevole, dal compagno di club Barcola, schiaccia a terra una rasoiata di Mbappé (che va a sincerarsi delle sue condizioni). Non è al meglio, ma il capitano non lascia mai la sua imbarcazione. E averlo lì dietro è una sicurezza.

Di Lorenzo 5 - Sembrava di essere tornati all’incubo dell’Europeo dopo 13 secondi, Barcola che gli va via e lui che frana a terra come un bimbo al parco. Schärer lo grazia dal giallo e non è da lui. C’è del buono: chiusura due volte nel cuore della nostra area, dove la Francia poteva farci male. Insomma, non molla mai.

Bastoni 7 - Regge la difesa, visto che Calafiori si stacca spesso e Di Lorenzo fatica. Come al solito, non si tira indietro, tiene la zolla e gli avversari, anche mettendoci il fisico. Da quella parte non si passa.

Calafiori 7 - Chiude subito una diagonale e ci evita guai peggiori, è una garanzia ma fa di più: si alza spesso per fare il play aggiunto, provando a restituire aria a Ricci, impostando e mettendo fosforo e muscoli al servizio. Un grande. Esce per infortunio. 

Buongiorno (26’ st) 6 - Subito un salvataggio con Le Roi Mbappé di fianco, spazza anche di testa: nella notte di Parigi c’è anche lui.

Cambiaso 7 - Potesse tornare indietro nel tempo, non ridarebbe indietro quel pallone che ci è costato l’1-0: ma non è colpa sua. È decisivo in due gol su tre: il lancio per Dimarco è con il telecomando, ne fa un altro è troviamo il 3-1.

Frattesi 7 - Ha sulla testa il pallone giusto per rimettere subito le cose a posto, ma colpisce la traversa. Non sembra una di quelle notti che ti esalti, poi arriva il guizzo del campione e non contento inizia in anticipo il derby con Maignan (che vince il primo set).

Udogie (16’ st) 6,5 - Arpiona il pallone di Cambiaso, lo trasforma in oro ispirando Raspadori sull’azione del terzo gol.

Ricci 7,5 - Esce con classe, con una danza sul pallone degna dei un Primo Ballerino all’Operà, da una situazione intricata a centrocampo. Incrocia la rotta con Griezmann, non uno qualsiasi, eppure regge il confronto, senza paura, con personalità. Bravo.

Tonali 7,5 - Spaesato, appena, all’inizio, 363 giorni dopo l’ultima azzurra. Vede Retegui con la coda dell’occhio, s’inventa un duetto che andrebbe esposto al Louvre per Dimarco, all’85’ è accora lì che suda e sbuffa. Commovente.

Dimarco 7,5 - L’eurogol è da stampare e conservare, al volo di sinistro dopo uno scambio da favola con Tonali. È la specialità della casa, il piede è educato, la forza è sempre con lui.

Brescianini (36’ st) sv - Il brivido dell’esordio azzurro, il settimo di Spalletti.

Lo. Pellegrini 6 - Trova con abilità il cambio gioco su Cambiaso che porta all’occasione del possibile 1-1, si concede qualche pausa. Non è la serata da consegnare ai nipotini.

Raspadori (1’ st) 7 - Entra e si fa trovare al posto giusto al momento giusto con il piede giusto e l’Italia si ritrova sopra di uno in casa dei francesi. Poi fa come al campetto sotto casa: battimuro con Saliba e porta a due le lunghezze di distacco.

Retegui 7 - Ci prova dopo la traversa di Frattesi, poi conKanté alle calcagna. Disturba Maignan sul rinvio, inevitabile il giallo, poi sradica un pallone dai piedi di Fofana e fornisce un assist al bacio per il 2-1.

Kean (36’ st) sv


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Le pagelle di Francia-Italia, partita del Gruppo 2 della Lega A di Nations League vinta 3-1 dagli azzurri di Luciano Spalletti al Parco dei Principi di Parigi.

Nations League, Francia-Italia 1-3: cronaca, statistiche e tabellino

Le pagelle della Francia

Deschamps (ct) 5,5 - Favorito, favoritissimo, anche per colpe nostre: la strada spianata però evidentemente lo disorienta, la formazione iniziale mostra subito qualche crepa, corre ai ripari ma non gli riesce.

Maignan 6,5 - Si sporca i guanti su un tiro facile di Retegui, prova il decollo sulla pennellata di Frattesi che non l’avrebbe presa neanche con la nocciolina di Superpippo, s’oppone con bravura a Frattesi.

Clauss 5 - S’illude possa essere una serata tranquilla, la fascia sinistra dell’Italia sembra funzionare poco. Fino a quando Cambiaso-Dimarco-Tonali-Dimarco non l’accendono. E ci capisce poco anche sul colpo di testa di Frattesi. Malissimo.

Koundé (32’ st) 6 - Prova a mettere quello che mancato, ma è tardi.

Konaté 6 - Dei due centrali e quello che ha licenza di staccarsi dalla linea, di dare sostegno qualche metro più avanti. Non lascia grandi ricordi, però.

Saliba 5 - Non è insuperabile, Raspadori annusa l’aria e lo usa come sponda per il 3-1.

Theo Hernandez 6 - Qualche spunto interessante, soprattutto sulla velocità, ma siamo lontani ancora dalla forma migliore.

Kanté 6 - Quando c’è da usare la spada e non il fioretto, è il primo dei moschettieri di Deschamps.

Zaïre-Emery (32’ st) sv

Fofana 5,5 - Non bene, neanche benissimo, è sembrato bloccato, affatto incisivo, con poca partecipazione e poco filtro.

Koné (13’ st) 6 - Salva su Calafiori ad un passo dalla linea di porta, trova subito il giallo, insomma: la differenza si vede.

Olise 6 - Largo a destra più che supporto centrale, meglio del più esperto Griezmann, primi venti minuti da favola.

Dembelé (13’ st) 6 - Prova a portare forza e freschezza.

Griezmann 5,5 - Libero di spaziare sul tutto il fronte d’attacco, combina poco o nulla: Didì lo aveva preferito a Thuram, cresce solo nella ripresa, i buoi sono già usciti dalla stalla.

Thuram (32’ st) 6 - Più che provarci non può.

Barcola 6,5 - Modello Nico Williams (citofonare Di Lorenzo per conferma), ci mette 13” per mettere in discesa la partita. Viaggia a velocità tripla, cala un po’ alla distanza.

Mbappé 6 - Tutto il gioco d’attacco passa dai suoi piedi, il Pendolo di Foucault della Francia non è al Pantheon ma al Parco dei Principi. Un’insidia continua, per nostra fortuna resta tale.


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