Anche un murales racconta il magico 2024 del Botafogo: è stato realizzato nella zona sud di Rio de Janeiro, vicino a Praia Vermelha. L’anno più bello di una storia cominciata nel 1904, quando il club fu fondato per praticare il canottaggio. Il “Fogão”, come lo chiamano i suoi tifosi, ha vinto la Coppa Libertadores battendo per 3-1 l’Atletico Mineiro, nella finale di Buenos Aires, con i gol di Luiz Henrique, Alex Telles (ex Inter) e Junior Santos, capocannoniere del torneo con dieci gol, tre in più di Paulinho. Non aveva mai conquistato la Champions del Sudamerica. Ma la festa è proseguita: la squadra allenata da Artur Jorge, portoghese, 52 anni, salito alla ribalta nel Braga, ha trionfato anche nel “Brasileirão”. Settantanove punti in trentotto giornate: +5 sul Palmeiras, guidato da Abel Ferreira, stessa nazionalità di Artur Jorge. Dagli otto gol di Jefferson Savarino, trequartista venezuelano, ai cinque di Tiquinho Soares, che in passato aveva indossato la maglia del Porto.
IL PRESIDENTE TEXTOR - Un favoloso 2024, quello del Botafogo, che può contare sugli investimenti di John Textor, imprenditore americano, una scalata partita da Kirksville, in Missouri. Il Botafogo era retrocesso in serie B nel 2021, travolto anche dai problemi finanziari. Artur Jorge è arrivato a Rio il 3 aprile. E in otto mesi ha trasformato il “Fogão”. Per portarlo subito in Brasile il presidente Textor aveva versato due milioni sul conto in banca del Braga per liberare il tecnico. Cinquantacinque partite tra coppe e campionato: trentatré vittorie, quattordici pareggi, nove sconfitte, novanta gol realizzati e cinquantuno subiti. Marlon Freitas è stato uno dei protagonisti di questa stagione da fantascienza. Regista classico, ventinove anni, una scoperta. A gennaio del 2023 si era svincolato dall’Atletico Goianiense. E’ diventato una pedina decisiva. Nel 4-2-3-1 di Artur Jorge è il centrocampista che detta i tempi della manovra. E’ lui che governa il gioco. Ha la fascia di capitano. E’ nato il 27 marzo del 1995 a Magé, è alto un metro e 85. Destro naturale, ha un contratto fino al 2026. Quattro gol e quindici assist in 128 partite. Una carriera sbocciata nel Fluminense. Esperienze anche negli Stati Uniti (Fort Lauderdale) e in Slovacchia (Samorin).