Lo stadio di Craven Cottage si trova vicino a Bishops Park. Porta il nome di un barone. È il museo contemporaneo del Fulham, uno dei sette club londinesi che partecipano alla Premier. I dirigenti hanno presentato sul sito della società bianconera il progetto di ristrutturazione dell’impianto, un plastico che prevede anche una piscina sul tetto e una serie di ristoranti stellati. Il calcio inglese viaggia a un’altra velocità. E il Fulham, controllato dal 2015 dall’imprenditore di origini pakistane Shahid Khan, passaporto americano, sta sviluppando un piano di lavoro molto interessante: il bilancio è in equilibrio e la squadra è abituata a rilanciare e a rivalutare giocatori dimenticati dalle big.
IL 4-2-3-1 - È ottavo in classifica e può contare su un allenatore di grande valore, Marco Silva, quarantotto anni, portoghese, che ha disegnato la squadra con il 4-2-3-1. Ha battuto il Newcastle, ha pareggiato con Liverpool e Arsenal, ha festeggiato il Boxing Day vincendo a Stamford Bridge contro il Chelsea. I sei gol di Raul Jimenez, i cinque di Iwobi, l’evoluzione di Smith Rowe, la rinascita di Adama Traoré, il salto di qualità garantito da Andreas Pereira (ex Lazio), Lukic (Torino), Andersen (Sampdoria) e Castagne (Atalanta). In casa del Chelsea, il Fulham aveva cambiato modulo: 4-5-1. Energia e raddoppi.
L’ESORDIO COME DS - Marco Silva ha una storia curiosa: nel 2011 faceva il direttore sportivo nell’Estoril, ora è uno dei tecnici emergenti. Ha allenato anche l’Hull City, il Watford e l’Everton. Il Fulham ha qualità e soluzioni. Ha talenti come il brasiliano Rodrigo Muniz, cresciuto nel Flamengo e portato in Inghilterra dal Middlesbrough: ha segnato tre reti in campionato. Harry Wilson è un altro dei tesori: ala sinistra, un metro e 73, gallese, cinque gol in Premier. Ha ventisette anni, è nato a Wrexham il 22 marzo del 1997, ha un contratto fino al 2026. Trascurato dal Liverpool e arrivato a Craven Cottage nel 2021. Ora è un nome che circola sui tavoli del mercato.