Gustavo Neves, si fa avanti il Manchester United

Regista-mediano, 20 anni, brasiliano: si è imposto nel Bragantino
Gustavo Neves, si fa avanti il Manchester United
Stefano Chioffi
4 min

Ruben Amorim non ha ancora risolto i problemi del Manchester United. I Red Devils hanno vinto a metà dicembre il derby con il City, ma ogni tanto continuano a uscire dal binario: è avvenuto anche nel Boxing Day sul campo del Wolverhampton (2-0, gol di Cunha e del sudcoreano Hee-Chan Hwang). Mancano l’equilibrio tattico e un’organizzazione di gioco. Dieci partite con il tecnico portoghese in panchina: quattro successi, un pareggio e cinque sconfitte. La squadra manifesta gli stessi difetti che erano emersi durante la gestione di Erik Ten Hag. In Premier occupa il quattordicesimo posto. E in Coppa di Lega è stata eliminata nei quarti dal Tottenham. Ruben Amorim è arrivato all’Old Trafford l’11 novembre. Ha firmato un contratto fino al 2027: l’accordo prevede anche un’opzione per la stagione successiva. Il Manchester United ha pagato una clausola di dieci milioni per liberarlo dallo Sporting Lisbona.

LA MISSIONE - Progetto a lunga scadenza. Ruben Amorim ha un impegno complicato: creare le basi, in questo triennio, per aiutare i Red Devils a vincere la Premier, impresa riuscita l’ultima volta nel 2013, quando si stava chiudendo il periodo d’oro di Ferguson. Dopo Sir Alex sono stati ingaggiati David Moyes, Ryan Giggs, Louis Van Gaal, José Mourinho, Ole Gunnar Solskjaer, Michael Carrick, Ralf Rangnick, Erik Ten Hag, Ruud Van Nistelrooy e ora Ruben Amorim, chiamato a rilanciare anche una serie di giocatori che hanno comportato pesanti investimenti: da Joshua Zirkzee a Matthijs De Ligt, fino a Manuel Ugarte. L’obiettivo è continuare a lavorare sui talenti come Amad Diallo (ex Atalanta), Alejandro Garnacho, Mason Mount e Rasmus Højlund, altro attaccante valorizzato in passato da Gasperini.

SUDAMERICA - Adesso il Manchester sta seguendo in Brasile una mezzapunta di grandi prospettive: si chiama Lorran, gioca nel Flamengo e ha compiuto diciotto anni il 4 luglio. È un classe 2006, ha segnato un gol al Corinthians e si è distinto in Coppa Libertadores: quattro presenze e un assist a Leo Ortiz nella gara vinta 2-0 con il Palestino. Maglia numero 19, mancino, un metro e 80. Alla metà di agosto ha prolungato il contratto fino al 31 dicembre del 2029. La clausola è stata portata da cinquanta a cento milioni. Tecnica raffinata, cambi di marcia, passaggi con il contagiri. Non è l’unico talento che lo United studia in Brasile. C’è anche Gustavo Neves, vent’anni, mediano-regista del Bragantino: geometrie, lanci, un gol al Flamengo e tre assist nel Brasileirão. È alto un metro e 76. Costruisce e protegge il reparto arretrato. Pressione e sostanza. Si è ritagliato uno spazio nella squadra di Sasha, Helinho, Vitinho e Lincoln. I compagni e l’allenatore Fernando Seabra lo chiamano Gustavinho.


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