Davor Suker, Mario Mandzukic e Alen Boksic sono tre monumenti per i tifosi croati: i centravanti più amati. Igor Matanovic può rappresentare il presente e il futuro della nazionale diretta da Zlatko Dalic. Nella scorsa stagione ha segnato quattordici nella Zweite Liga con la maglia del Karlsruher. E in estate è tornato all’Eintracht Francoforte, che ha festeggiato Natale da terzo in classifica, in zona Champions, con ventisette punti in quindici partite.
SCUOLA ST. PAULI - Matanovic è cresciuto nel settore giovanile del St. Pauli, risalito in Bundesliga dopo tredici anni. Repertorio completo: destro, sinistro, colpo di testa, un metro e 94, istinto, rapidità, qualche perla in acrobazia. È nato in Germania, ad Amburgo, ma ha sempre pensato solo alla Croazia. Nell’Eintracht ha giocato finora solo 280 minuti. Due presenze da titolare, tanta panchina e un gol all’Holstein Kiel. È chiuso dall’egiziano Marmoush, tredici reti, vice-capocannoniere del campionato tedesco, alle spalle di Kane (14). Nelle scelte del tecnico Dino Toppmöller parte anche dietro al francese Ekitiké, a segno sette volte. Gerarchie definite. Matanovic ha ricevuto altre offerte, ma vuole proseguire il percorso nell’Eintracht. Autostima e pazienza, ha un contratto fino al 2029. Potenzialità che gli vengono riconosciute dai dirigenti e da Toppmöller. Ha già debuttato nella Croazia di Dalic. Sei presenze e un gol alla Scozia. I suoi idoli? Suker, Mandzukic e Boksic.