Le scarpe del suo amico Salah, che tutti chiamano “the magical pharaoh”, il magico faraone, sono state esposte al British Museum di Londra. Dopo Momo, che ha già segnato dieci gol in Premier con il Liverpool capolista e ha il contratto in scadenza a giugno, Omar Marmoush è l’ambasciatore del calcio egiziano. Ha venticinque anni, è nato al Cairo, ma ha trascorso una parte dell’infanzia in Canada: ecco perché ha il doppio passaporto. Ha fatto innamorare i tifosi dell’Eintracht, che ha sorpassato il Lipsia e ora è secondo in Bundesliga, a -6 dal Bayern Monaco. Undici gol e sette assist, è il capocannoniere del campionato tedesco. Centravanti moderno, capace di cucire la manovra: A Francoforte si trovano dentro un sogno: sono trascorsi 65 anni dall’unico ”scudetto“ vinto dall’Eintracht, era il 1959, il campionato si chiamava Oberliga, la squadra era allenata da Paul Oßwald e fu trascinata dal centravanti Eckehard Feigenspan, trentatré gol in trentaquattro partite.
LA PROMESSA - Il Bayern ha un’altra cilindrata, ma al Waldstadion - ribattezzato Deutsche Bank Park per ragioni commerciali - si sono tutti tuffati in questa magica avventura. La squadra è stata costruita dal tecnico Dino Topmöller, quarantacinque anni. Il capo carismatico è Mario Götze, che si definisce “il nonno” di questo gruppo, anche se ha ancora trentadue anni. Il trequartista ha ricominciato a divertirsi: è stato proprio SuperMario a decidere l’ultima sfida con il Werder Brema. L’Eintracht ha fatto una promessa ai tifosi: nessuna cessione a gennaio. Marmousch è il più corteggiato: un affare straordinario per il club di Francoforte, che l’ha preso a parametro zero nel 2023 e ora lo valuta cinquanta milioni. Ha cominciato a giocare in Egitto con il Wadi Degla. Nel 2017 è arrivato in Bundesliga: a scommettere sul suo talento è stato il Wolfsburg. Sei gol in quarantotto partite. È stato girato in prestito al St. Pauli (7 reti nella Zweite Liga) e allo Stoccarda (3 gol e 5 assist). Nell’Eintracht ha trovato la sua dimensione ideale: in Bundesliga ha segnato ventitré gol in diciotto mesi. È nato il 7 febbraio del 1999, è alto un metro e 83, è un destro naturale. Ha un contratto fino al 2027. Viene gestito dai manager della CAA Stellar, la società che segue anche Camavinga, Grealish e Mainoo. In campionato sta viaggiando alla media di un gol ogni 84 minuti. Tre doppiette: al Wolfsburg, all’Holstein Kiel e al Bayern. La sua maglia numero 7 è la più venduta negli store dell’Eintracht. E anche in Egitto è diventata una moda.