L’Olympique Lione rischia di portare i libri in tribunale: il debito è salito a cinquecento milioni e ha sei mesi di tempo per sviluppare un piano di ristrutturazione. A gennaio dovrà cedere i giocatori più quotati per tamponare la grave crisi economica ed evitare la retrocessione automatica in Ligue 2, come preannunciato dall’organo che si occupa di revisionare i conti dei calcio francese. Il club di John Textor, imprenditore americano, che ha rilevato il pacchetto azionario da Jean-Michel Aulas alla fine del 2022, sta facendo studiare la situazione da una serie di analisti finanziari. Strada obbligata: ha messo sul mercato tutti i suoi gioielli, da Lacazette a Cherki, da Zaha a Mikautadze, da Tagliafico a Tolisso, da Niakhaté a Nuamah, da Caqueret a Benrhama, da Tessmann a Veretout, da Malick Fofana a Gift Orban, fino al brasiliano Abner.
BLANC E GROSSO - Ridimensionare i costi e coprire subito almeno duecento milioni di buco: settantacinque saranno garantiti da Textor attraverso un aumento di capitale. In partenza anche uno dei nuovi talenti: si chiama Saël Kumbedi, ha diciannove anni, è un terzino destro. Tre presenze in Ligue 1, una in Europa League. Nel 2022, in Israele, ha vinto l’Europeo Under 17 con la nazionale di José Alcocer, firmando una doppietta in finale contro l’Olanda (2-1): gruppo che comprendeva anche Zaïre-Emery (Psg) e Tel (Bayern). Ha lavorato con Laurent Blanc e Fabio Grosso. Si è conquistato anche la fiducia di Pierre Sage, che sta gestendo in panchina una fase molto complicata: tante salite, ma la squadra occupa il sesto posto in campionato. Saël Kumbedi è una risorsa: cross, velocità, un metro e 75, cinque assist durante il percorso da professionista (46 partite con il Lione). È nato il 26 marzo del 2005 a Stains, ha origini congolesi. Il suo contratto scade nel 2027. Alla metà di novembre ha debuttato nella Francia Under 21 di Gerald Baticle.