Allo stadio Cornellà-Prat, dove l’Espanyol è amore e passione, i tifosi lo considerano un riferimento: a giugno Javi Puado ha riportato con quindici gol i "blanquiazules” nella Liga dopo due anni e può diventare l’uomo del destino anche in questa stagione. L’avvio in campionato è stato in salita: la squadra allenata da Manolo González occupa il penultimo posto con dieci punti. Ma Javi Puado è un po’ l’arcobaleno dell’Espanyol: porta ottimismo e reti, ne ha già firmate cinque.
PROPRIETÀ CINESE - Dal 2015 l’Espanyol ha una proprietà cinese, Rastar Group, azienda specializzata nella produzione di giochi e videogame. Javi Puado è un’ala sinistra, ha ventisei anni, è cresciuto nel vivaio dei “blanquiazules". È arrivato nel 2014, ha sempre indossato questa maglia, a parte una parentesi di nove mesi alla Real Sociedad, dove era andato in prestito nel 2019. È nato a Barcellona il 25 maggio del 1998, è alto un metro e 77: tecnica raffinata, inventiva, colpi da biliardo. Porta la fascia di capitano quando manca il difensore centrale Sergi Gomez, che è uno degli intoccabili del gruppo insieme con portiere Joan Garcia (23 anni), il centravanti argentino Alejo Veliz (21), il mediano ceco Alex Kral (26) e due amici della Serie A: Walid Cheddira (26, Napoli) e Marash Kumbulla (24, Roma). Javi Puado è il capocannoniere dell’Espanyol: la tripletta all’Alaves, il gol nel derby con il Barcellona e quello al Girona. Maglia numero 7, contratto in scadenza a giugno: una situazione che ha acceso l’interesse di diversi club spagnoli, dal Betis al Valencia.